Con "Zac" debutta il Festival nazionale del teatro per ragazzi

Giunge alla 36a edizione il Festival nazionale di teatro per ragazzi, uno spazio autentico di spettacolo per bambini, che dal 30 settembre al 3 dicembre mette in scena al Piccolo teatro don Bosco di Padova l’amore, l’amicizia, la fratellanza, l’avventura ma anche temi come la bellezza della lingua italiana o i pericoli dell’abuso di tecnologia digitale con spettacoli pensati per incantare adulti e bambini dai quattro anni in su.

Con "Zac" debutta il Festival nazionale del teatro per ragazzi

«L’unico festival nazionale di teatro per ragazzi dove, come a Sanremo per le canzoni, le compagnie chiedono di partecipare, la commissione ne seleziona dieci e alla fine proclama il vincitore».
Con queste parole Renata Rebeschini, direttore artistico del Festival nazionale del teatro per ragazzi, presenta la 36a edizione che prende il via sabato 30 settembre al Piccolo teatro don Bosco di Padova (via Asolo 2, zona Paltana) e prosegue fino al 3 dicembre mettendo in scena ogni fine settimana (sabato alle 16 e domenica alle 10.30 e alle 16) uno spettacolo diverso.
Zac, colpito al cuore (compagnia Il Laborincolo, Atgtp Marche-Umbria), C’era 2 volte 1 cuore (Tib Teatro, Udine), Quella notte che la notte non venne (Schegge di cotone, Roma), Giardinetti (Il mulino di Amleto, Torino), Black out (Abc allegra brigata cinematica, Torino), Biancaneve, la vera storia (Crest, Taranto), Fratelli in fuga (Santibriganti, Moncalieri), Un tesoro di carta (Artistidea, Roma), Due destini (Intrecciteatrali, Porto Ceserio) e Bella da morir! Aida e il bambino che sognava la musica (Teatro linguaggi, Fano) sono i dieci titoli selezionati tra i circa centocinquanta che hanno chiesto di partecipare. Per valutarli la commissione è partita lo scorso marzo per un vero e proprio tour nei teatri italiani dove ha assistito a tutti gli spettacoli.

«I bambini – spiega Renata Rebeschini – non accettano di annoiarsi. Se non gradiscono lo spettacolo non riesci a tenerli in sala come accade con gli adulti che, per educazione, pazientano. Per questo è importante visionare ogni spettacolo prima di inserirlo in calendario ed essere certi dell’effetto che ha sui bambini». 

La strategia sembra funzionare visto che ogni anno le famiglie sono disposte ad arrivare in teatro un’ora prima dello spettacolo per scegliere i posti non numerati e sono sempre più i piccoli spettatori che partecipano al premio Tesserina d’oro che regala l’ingresso gratuito per due persone a tutti gli spettacoli del festival.
Per vincere la mitica tessera basta realizzare uno o più disegni ispirati agli spettacoli, consegnarli agli organizzatori e attendere che la giuria stabilisca quali sono i dieci più belli. Inoltre, ogni anno, uno dei disegni diventa il simbolo grafico dell’edizione successiva del festival.
Domenica 1 ottobre alle 10.30, prima dell’inizio dello spettacolo, si tiene la premiazione della passata edizione.

I bambini sono anche i protagonisti del premio “Rosa d’oro” istituito da Giovanni Calendoli, tra i padri fondatori del festival, per onorare la memoria della moglie Rosetta. È un premio di gradimento che i giovani spettatori esprimono nei confronti degli spettacoli mediante una votazione che consegnano alla fine di ogni rappresentazione. La media dei voti ottenuti stabilisce quanto è piaciuto lo spettacolo e designa il vincitore del gioiello in oro.

Alla fine della rassegna una giuria di esperti teatrali assegna il premio "Padova amici di Emanuele Luzzati" allo spettacolo che, per qualità etica ed estetica, risulta essere più adatto a un pubblico di giovanissimi. 
«I premi – conclude Rebeschini – certificano la qualità della rassegna. Questo è importante perché il teatro, che è gesto, movimento, suono, immagine e segno, se fatto bene concorre a dare un senso e un significato alla vita dei giovanissimi, che attraverso di esso comprendono meglio il presente che vivono».

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