Il caldo mette in crisi l'ortofrutta padovana

Complice l'ondata di caldo, i produttori si vedono restituire la merce dal Maap ritenuta inadatta a soddifare le esigenze di un mercato già fortemente influenzato da un andamento dei prezzi che sembra non conoscere più regole.

zucchine

L’estate più calda degli ultimi decenni sta incidendo quanto mai negativemente sull’agricoltura padovana.
La siccità ha fatto maturare frutta e ortaggi in modo tanto repentino che i produttori si vedono restituire la merce dal Maap ritenuta inadatta a soddifare le esigenze di un mercato già fortemente influenzato da un andamento dei prezzi che sembra non conoscere più regole.
"Nei primi giorni d'agosto ho ritirato dal Maap 50 cassette di zucchine, rimaste invendute – racconta l’imprenditrice agricola, Paola Franceschin, presidente di zona Cia Piove di Sacco – In un anno, l’invenduto è pari al 10% ma le temperature al di sopra della media stagionale peggioreranno la situazione. Di contro, penso a chi non ha un sistema di irrigazione, perchè solo chi ha investito in questo tipo di impianti riesce a salvare parte della produzione; gli altri hanno di fornte un mancato guadagno completo”.
Ma anche per chi ha investito, le difficoltà non mancano: “Ho già effettuato sei irrigazioni sul radicchio – spiega Marco Zambon, agricoltore di Monselice, presidente dell’associazione Dalla Terra alla Tavola Cia – e ho già ipotecato il futuro guadagno. Irrigare costa molto, e il clima non aiuta”.

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