Riparte la scuola per volontari del CSV intitolata a Luciano Tavazza

Il percorso formativo elaborato dalla scuola Tavazza si rivolge non solo ai volontari per arricchirne le competenze, ma anche a tutti i cittadini impegnati in percorsi di responsabilità sociale. Gli incontri sono 26, possono essere frequentati singolarmente e iniziano il 30 gennaio nella sede del Csv provinciale di via Gradenigo in zona Portello a Padova.

Riparte la scuola per volontari del CSV intitolata a Luciano Tavazza

La formazione è uno dei punti fermi del panorama in evoluzione del volontariato.
Il Codice del terzo settore licenziato ad agosto scorso prevede che i centri di servizio per il volontariato proseguano nel garantire servizi di formazione, finalizzati a qualificare i volontari o coloro che aspirino a esserlo.
Rispetto alle normative precedenti, per la prima volta, vengono inserite le competenze dei volontari che, secondo il legislatore, sono da sviluppare. Oltre ad aiutare i volontari ad acquisire maggiore consapevolezza della propria identità e del ruolo svolto all’interno dell’organizzazione, i Csv hanno il compito di sviluppare competenze trasversali, progettuali e organizzative.

Forte di questa conferma, il Centro servizio volontariato provinciale di Padova si appresta ad avviare il sesto percorso formativo della Scuola di volontariato e legame sociale, da tre anni intitolata al padre del volontariato moderno, Luciano Tavazza.

La scuola è sviluppata in 26 appuntamenti, dal 30 gennaio a dicembre 2018, la maggior parte nella sede del Csv di via Gradenigo, differenziati in tre tipologie.

I “saperi fondamentali” sono incontri di approfondimento che aiutano i cittadini a dialogare sull’identità e sul ruolo di volontari o persone impegnate socialmente, mentre gli “strumenti” aiutano invece a sviluppare competenze organizzative e progettuali.
Si spazia, infatti, dalla progettazione sociale, al bilancio di un’associazione, dalla gestione di un evento di raccolta fondi alla comunicazione narrativa.
Le competenze trasversali, tra le quali la capacità di relazione, comunicazione, adattamento, saranno sviluppate principalmente grazie alle “cene dialogo”, vero elemento caratterizzante della scuola fin dal 2009. La condivisione nel corso di un momento conviviale, come la cena, permette infatti di sviluppare un dialogo più informale e rilassato rispetto agli incontri frontali, ma non meno ricco di stimoli e riflessioni significative.

Le cene del 2018 si svolgeranno in tre diversi luoghi particolari per Padova, perché rappresentano una importante risorsa di coesione sociale per il territorio.
Si tratta del ristorante etico “Strada facendo”, che avvia al lavoro giovani rifugiati, la fondazione La Casa impegnata a garantire il diritto all’abitazione delle persone con disagio economico e sociale e la fondazione Oic, struttura innovativa che ha saputo integrarsi nel territorio, sviluppando legami sociali in più direzioni.
I relatori sono persone molto vicine al mondo del volontariato e competenti, tra cui Rinalda Montani, presidente Unicef Padova e docente dell’università di Padova, Elena Plebani, progettista, e Maria Vittoria Milanesi, giornalista e copywriter. 

Il programma dettagliato è su legamesociale.org

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