Dieselgate. L’Europa a tutto gas verso il disastro

L'Europa sta andando a tutto gas in termini d’inquinamento. È di queste ore lo scandalo che sconvolge le coscienze e sorprende i governanti.

Dieselgate. L’Europa a tutto gas verso il disastro

A essere coinvolta è la madre e sentinella dell’ortodossia europea, la Germania, invischiata nuovamente in un caso che nessuno poteva immaginare, scoppiato in un momento particolare.

La notizia parrebbe fantasiosa se a confermarla non fossero delle aziende automobilistiche tedesche, che dichiarano di aver impiegato cavie animali (coatte) e umani (volontari per denaro), per testare gli effetti dei gas emessi dai motori diesel di camion e macchine, con l’intento di smontare i teoremi (avallati da gran parte del mondo scientifico) che hanno spinto l’Organizzazione mondiale della sanità nel 2012 a ribadire le potenzialità cancerogene derivate dalla combustione del diesel.

Fatalmente poi negli stessi giorni, l’Europa certifica un problema ormai risaputo:

«Sarebbero oltre 400 mila i cittadini europei deceduti ogni anno per inquinamento».

Moriamo di noi stessi, al punto che possiamo definirci dei “sopravvissuti”, se fino a oggi non ci siamo ancora ammalati. Le statistiche dimostrano l’aumento delle neoplasie su pazienti sempre più giovani, e percentuali che mostrano come oggi ci sia un malato su tre di tumore, mentre nel prossimo decennio saranno due su tre.

Paghiamo il conto della mobilità con la salute. Lo sappiamo, ma non c’indigniamo. Non reclamiamo nemmeno più il diritto alla salute. Siamo pronti a votare governanti “economisti” più che salutisti. La storia ci giudicherà presto. La natura non ci perdonerà. Il tempo sta per scadere. I morti per inquinamento sono una realtà e noi vorremmo ancora vivere. C’è da scegliere!

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