Addestriamo i sensi alle sorprese del Cielo

«Con cinque sensi e un cuore docile ciascuna delle creature potrà cingere i piedi al suo Creatore». In questa manciata di parole ci sono tutti i “protagonisti” del nuovo libro di don Marco Pozza, "L’agguato di Dio", che verrà presentato ufficialmente venerdì 30 ottobre alle 20.45 nella chiesa parrocchiale di Cogollo del Cengio; guida la serata Lucia Ascione di Tv2000

Addestriamo i sensi alle sorprese del Cielo

Il Creatore, le creature, i cinque sensi
Sì, perchè questa nuova opera del cappellano nella casa di reclusione di Padova, sceglie di leggere la storia d’amore tra Dio e l’uomo – fatta carne in Gesù Cristo – attraverso occhi, orecchie, mani, papille e olfatto.
«I sensi da lui usati – scrive don Pozza – nessuno seppe mai enumerarli nel giusto ordine. (...) Usava i sensi a seconda di ciò che l’umano abbisognava. A qualcuno toccò la vista... ad altri toccò l’udito... la lingua. (...) Solo a Pasqua esagerò: ne valeva la pena. Fu un’esplosione: di luce, di colori, di vita».

Dopo "L’imbarazzo di Dio", uscito lo scorso anno, don Marco torna così a raccontare Gesù Nazareno
Lo fa “camminando” con lui tra i vangeli; lo fa osservando chi prima di lui (il Battista), con lui (i Dodici; le donne...) e dopo di lui – compresi noi, oggi – ha fatto dei cinque sensi le “vie preferenziali” per entrare in intimità con il Padre. Che «s’intrufolò discreto tra le viuzze di una terra anonima e di confine, nelle membra arrotondate e fiacche di una donna sbalordita da un annuncio che era quasi blasfemia: “Dio cerca un nuovo ingresso nel mondo. Bussa alla porta di Maria. Ha bisogno della libertà umana (Joseph Ratzinger)”».

Il lettore viene condotto per mano ad acuire la vista, affinare l’udito, sviluppare il tatto, educare il gusto e affinare l’olfatto
Tutto questo “allenamento” per incontrare il Risorto, «la storia che, inchiodata, seppe drizzarsi e raddizzarsi». Per essere realmente credente, cioè «colui che rimarrà fedele a quel participio presente: ogni mattina, di buon mattino, sveglierà i suoi sensi per addestrarli alle sorprese del Cielo. Alle incursioni della salvezza». E ancora: «I cinque sensi rimarranno finestre: affacciarsi sarà come esporsi alle intemperie della Scrittura».

Tra le “vie dei sensi” con cui incontrare il Dio incarnato – «avvinghiato alla terra fino a non poterlo più disgiungere da essa» – incuriosisce quella legata all’olfatto.
Scrive don Marco: «In principio Cristo è un odore che colpisce fino al punto di trafiggere i sensi. Una volta crocifisso, per lui parlerà il profumo sparso. Di lui serberanno il ricordo degli odori. (...) Si leggerà con gli occhi la Scrittura di lui: a coloro che, esposti e non curanti del ridicolo, la leggeranno con il naso, si mostreranno cose mai viste».

Ad aprire e chiudere "L’agguato di Dio", quasi come un custode, è Giordano
Vive in una cella di galera, nel profondo Nordest. Porta con sè una storia che non lo fa dormire la notte. Una storia in cui lo chiamavano matto.
Ora «il fisico è un ripostiglio di malattie: asma bronchiale, Tbc polmonare, enfisema polmonare, allucinazioni visive e uditive, gastrite, ipertrofia prostatica».
Giordano, puntalmente ogni domenica, varca la soglia della cappella del carcere. Si siede al solito posto e «dopo la prima lettura è già al secondo sonno». La messa finisce, tutti se ne vanno, Giordano si sveglia e dice: «Chiedo scusa. Mi sono rilassato. Non mi ricordo neanche quanti anni sono che non dormivo così bene».

«Le ore scure dei vangeli – scrive don Marco – con Lui sono il tempo favorevole per dormire tranquilli. Le ore degli agguati». Dove i sensi, consolati, si trasfigurano: vista in beatitudine, udito in ninna nanna, tatto in carezza, gusto in dolcezza, odorato in nostalgia. Per Giordano e per tutti gli uomini, nel cui destino «vi sarà questo Dio in agguato» (François Mauriac).
Il libro di don Marco Pozza verrà presentato ufficialmente venerdì 30 ottobre alle 20.45 nella chiesa parrocchiale di Cogollo del Cengio; guida la serata Lucia Ascione di Tv2000.

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