Al centro della festa di San Donato a Cittadella c'è il gusto delle relazioni

Dal 22 al 26 luglio a san Donato, nell'antica pieve di Cittadella la comunità è in festa: un'occasione per stare insieme e relazionarsi. Un appuntamento che mette in campo numerosi volontari, con un'attenzione anche alle povertà vicine e lontane.

Al centro della festa di San Donato a Cittadella c'è il gusto delle relazioni

È una festa della comunità con una storia antica quella che si svolge a san Donato di Cittadella dal 22 al 26 luglio.
«La festa – precisa Gianni Tonellotto, vicepresidente del consiglio pastorale – si pone fra due momenti importanti per la comunità: finite le scuole c'è la cosiddetta settimana del lavoretto, un'occasione per i ragazzi, ben 64 quest'anno, delle primarie e secondarie di primo grado, per “usare le mani”. Alcuni adulti disponibili insegnano loro a lavorare il legno, usare il traforo, l'uncinetto e cucire bambole. Poi dal 31 luglio al 5 agosto si svolge il grest. La festa si pone in mezzo a questi due appuntamenti ed è un momento condiviso da tutta la comunità. A questi si aggiunge in ottobre la festa della Madonna del rosario, nella quale solitamente sono gli anziani i protagonisti con un pranzo a loro riservato».

Serate danzanti, pesca di beneficenza, musica, alcune giostre, stand gastronomico: questi gli ingredienti tradizionali presenti anche a san Donato.
«La festa – precisa Tonellotto – è contraddistinta da forte coinvolgimento di energie e attenzione alle povertà vicine e lontane. Moltissimi sono i volontari, giovani e meno giovani, che si impegnano nell'organizzazione, allestimento e buona riuscita della festa.

Forte è anche l'attenzione nei confronti di chi è meno fortunato sia qui da noi che nei paesi lontani. Durante la sagra è tradizione raccogliere fondi per i missionari che sono partiti dal nostro territorio. Solitamente riusciamo a raccogliere intorno ai 2mila euro. È anche questo un segno della grande disponibilità delle persone».

La festa è organizzata in collaborazione fra i gruppi che durante l'anno svolgono le diverse attività in parrocchia, come Caritas o gruppo mamme, l'associazione Noi, la Pro antica Pieve di san Donato e il comitato sagra.
Quest'anno il programma si apre con la celebrazione della messa alle ore 19 venerdì 21, seguita poi da una cena di comunità. Martedì 25 ci sarà la tombola per tutti e mercoledì invece il torneo di calcetto per i ragazzi. Il sabato e la domenica sera la pieve resterà aperta e sarà possibile visitarla con lo stesso Tonellotto che farà da guida: «La parrocchia ha 33 anni di vita – racconta il vicepresidente - ma le radici storiche affondano ben più lontano: la pieve infatti risale al VI secolo. Cerchiamo quindi di valorizzare quanto abbiamo. Il pomeriggio della domenica infine ci sarà anche il palio delle contrade».

«In questi anni di forte individualismo – conclude don Luciano Vanzan, il parroco che da 33 anni guida san Donato – la sagra deve essere occasione di incontrarsi, instaurare amicizie, parlare. Tante occasioni semplici per creare dei momenti di relazione. Le famiglie e i ragazzi sono sempre più isolati, la sagra è la festa della comunità in cui le persone lavorano le une per le altre, ciascuna con i propri compiti, ma in stretta collaborazione».

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