Assemblea sinodale. Il lavoro dei gruppi è in buone mani

Dopo i gruppi in parrocchie e vicariati, al via i lavori dell'assemblea sinodale. Oltre 150 giovani lavoreranno nei prossimi mesi per sintetizzare centinaia e centinaia di relazioni in un unico documento da presentare al vescovo Claudio e alla chiesa di Padova il prossimo 19 maggio.

Assemblea sinodale. Il lavoro dei gruppi è in buone mani
L'87% dei moderatori dei gruppi sinodali in tutta la diocesi ha inviato le relazioni entro il termine previsto dell'8 dicembre.

Così, già oggi, il frutto del discernimento di migliaia e migliaia di giovani dall’Altopiano alle campagne veneziane è già sedimentato in un “corpus” molto esteso. Ed è proprio adesso che inizia la sfida più difficile: quella della sintesi, perché i frutti del sinodo possano camminare sulle proprie gambe e dare il via a una nuova primavera per la chiesa di Padova.

Dopo la veglia dei giovani con il vescovo Claudio, lo scorso 13 dicembre, è iniziata ufficialmente la fase due.

«È stata costituita l’assemblea sinodale – racconta il coordinatore del sinodo dei giovani don Paolo Zaramella – ci sono poco più di 150 giovani dai 18 ai 35 anni, provenienti da quasi tutti i vicariati, le associazioni che hanno aderito al sinodo, venti componenti dell’ex commissione preparatoria, tre religiosi di cui due donne e due preti giovani nominati dal vescovo».

È proprio durante la veglia di mercoledì scorso che questi giovani hanno ricevuto il mandato per questo compito, uno dei più importanti e delicati per la vita del sinodo.

L’assemblea si incontra sabato 16 dicembre a Vigonza per una prima giornata di formazione: il vescovo Claudio introdurrà il tema del discernimento comunitario, per far riflettere i giovani sul tema del discernimento comunitario. Proprio sabato 16 gli oltre 150 giovani vengono divisi in gruppetti di cinque unità su base zonale. A ciascun gruppetto vengono consegnate poco più di venti relazioni, frutto del lavoro di altrettanti gruppi sinodali: ogni componente del gruppo sarà chiamato, entro fine gennaio, a leggere, a meditare e a riflettere personalmente secondo uno schema ben definito sulle relazioni a lui affidate. A febbraio, poi, i cinque componenti di questi “gruppetti” si troveranno per mettere insieme i frutti del loro lavoro personale: in questo modo, i lavori di ogni gruppo sinodale in parrocchie, vicariati e associazioni sarà letto almeno da cinque componenti dell’assemblea sinodale e potrà trovare una sintesi ulteriore ancora più autentica. Queste sintesi confluiranno alla segreteria del sinodo secondo uno schema preciso: «La griglia che consegneremo ai componenti dell’assemblea sinodale – rivela don Paolo Zaramella – risponde a quattro quesiti: il profilo del giovane, l’esperienza di fede, la comunità con i suoi aspetti positivi e quelli più laboriosi e infine la chiesa di Padova nel futuro».

I lavori dell’assemblea in forma “plenaria” saranno brevi man intensi. A marzo le sintesi dei trenta gruppetti inizieranno a confluire in un testo di riferimento, che sarà consegnato a tutti i componenti dell’assembla sinodale. Le tre sessioni plenarie, alla presenza del vescovo Claudio, in programma il 24 marzo, il 20 e il 21 aprile e infine, il 5 maggio, serviranno alla stesura del documento finale, che sarà consegnato al vescovo e alla chiesa di Padova l’ultimo giorno del sinodo, il 19 maggio.

Alla veglia del 13 dicembre il vescovo ha rivolto il suo incoraggiamento ai componenti della nuova assemblea: «Siate coraggiosi e osate anche arrivare a proposte creative o controcorrente: è veramente un’occasione per permettere allo Spirito di Gesù e del Padre di parlare alla chiesa».

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