Circoli Noi. Braccia operative per la marcia per la pace

Pegolotte, Candiana, Bagnoli. I circoli Noi si preparano a vivere la giornata diocesana della pace, il prossimo 14 gennaio, prima della marcia ad Agna ospitando laboratori su dialogo, scenari geopolitici e mass media a partire dall'esperienza che vivono tutti i giorni.

Circoli Noi. Braccia operative per la marcia per la pace

Non più soltanto una marcia, ma un’intera giornata dedicata alla pace proprio in quei luoghi in cui gli sconvolgimenti internazionali e il fenomeno delle migrazioni di massa si possono toccare con mano. E anche qui, i circoli Noi sono chiamati a un ruolo da protagonisti.

Domenica 14 gennaio l’appuntamento è nei vicariati di Agna e Pontelongo, territori interessati dalla presenza di due basi nelle quali sono stati ospitati e si trovano tutt’ora centinaia di migranti che nelle scorse settimane, con proteste sonore, hanno fatto riaccendere i riflettori dei media sulle loro condizioni di vita. Prima della marcia vera e propria, nel pomeriggio, dalle 14.30 ad Agna, in mattinata, dalle 10 alle 12.30 si svolgeranno tre laboratori specifici.

Nella sede del circolo Noi “Don Bosco”, a Pegolotte, don Giovanni Brusegan, delegato vescovile per l’ecumenismo e la cultura e padre Lorenzo Snider della Sma, assistente spirituale negli hub di Cona e Bagnoli, condurranno il laboratorio “Dialoghi di pace. Prospettive ecumeniche e interreligiose sulla pace”.

«Tra novembre e dicembre – racconta Antonio Bottin, presidente del circolo Noi di Pegolotte – ci siamo incontrati per dare il nostro contributo alla preparazione di questo appuntamento. Abbiamo anche pensato ad un simbolo che ci inviterà a non avere paura ad accogliere e incontrare gli altri». La pace, fatta di dialogo e di incontro, per i parrocchiani di Pegolotte non è una parola astratta. La presenza dei migranti è stata una buona palestra: «Abbiamo avuto modo di confrontarci e di stare insieme agli ospiti della base, in alcune serate organizzate da padre Lorenzo Snider, che ormai da noi è di casa. Si parte dalle piccole cose: quando abbiamo mangiato la pizza insieme ai musulmani, nemmeno lo sapevo che loro non possono sedersi a tavola se c’è una birra sopra. Si tratta di dettagli, ma è un processo molto lungo, che parte dalla conoscenza e dall’accettazione reciproca. Ormai è una necessità, che per noi scaturisce da una situazione reale che stiamo vivendo nel nostro territorio».

La proposta di essere, per il circolo Noi di Pegolotte, parte attiva della giornata della pace è arrivata direttamente da padre Snider: «Non si poteva dire di no. Nel nostro territorio abbiamo capito bene come questo modello di accoglienza non possa funzionare, a differenza, invece, dell’accoglienza diffusa che il vescovo Claudio continua a invocare. Non abbiamo mai avuto problemi particolari con gli ospiti delle basi, se non quando sono usciti per la protesta, un atto che almeno ha avuto il pregio di aprire gli occhi a tanti paesi vicini che nemmeno conoscono quello che accade qua».

L’impegno nel circolo di Pegolotte di Cona, che proprio a Natale festeggia il suo primo anno di affiliazione al Noi, prosegue con i “pomeriggi insieme” che nella scuola dell’infanzia coinvolgono adulti e anziani attraversando varie età della vita all’insegna del dialogo e della fraternità.

Un altro laboratorio, dal titolo “Allargare lo sguardo. Scenari geo-politici e dinamiche di pace”, si terrà al Duomo di Candiana grazie a padre Efrem Tresoldi, comboniano e direttore di Nigrizia. «Siamo partiti un po’ titubanti – confessa Piergiorgio Convento del circolo “Noi Insieme” di Candiana – le altre parrocchie della nostra Unità pastorale (Arre, Arzercavalli, Pontecasale e Fossaragna ndR) sono più vicine a queste problematiche. Poi, però, dopo alcuni approfondimenti, abbiamo capito quanto sia necessario discuterne anche solo per appurare la vera entità del problema, che, in fondo, non è un problema, ma un modo per essere davvero cristiani attraverso l’accoglienza».

Fin dalla scorsa estate, il direttivo del Noi di Candiana ha seguito gli incontri di preparazione all’evento, sebbene i volontari saranno impegnati, nella giornata del 14 gennaio, in ruoli organizzativi e logistici: «Abbiamo scelto di coinvolgere molti soci per darci una mano in patronato, quel giorno, proprio per raggiungere molte più persone e mettere in discussione tanti argomenti che vengono ripetuti su questo tema senza un reale approfondimento».

Il circolo Noi, a Candiana, continua a essere un importante punto di ritrovo per la comunità, attraverso l’apertura del patronato e la presenza di molte attività estive: «Abbiamo una trentina di genitori che si alternano nei turni, specie in estate. È vero, c’è, come ovunque, un calo della presenza giovanile, ma questo non fa venire meno il nostro impegno».

Il terzo laboratorio, infine, si terrà a Bagnoli, presso il teatro comunale, e avrà come titolo “Disarmare le parole. Mass media e scuola costruttori di pace?”, con Claudia Belleffi dell’ufficio diocesano comunicazioni sociali e con il direttore della Difesa del Popolo Guglielmo Frezza. Dopo il pranzo a sacco, nelle parrocchie, alle 14.30 ad Agna, con partenza da piazza Nassirya, la tradizionale marcia della pace con il vescovo Claudio. La giornata si concluderà alle 16, nella chiesa di san Giovanni Battista, con la messa.

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