Don Leopoldo Voltan: «Il Noi punti a comunicare la gioia del vangelo»

Ben 150 presidenti dei circoli Noi della diocesi di Padova hanno votato per il rinnovo delle cariche del territoriale padovano. Ecco le parole di don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale diocesana, la sera dell'assemblea elettiva. 

Don Leopoldo Voltan: «Il Noi punti a comunicare la gioia del vangelo»

Un nuovo inizio per i patronati della diocesi di Padova. Mercoledì 29 marzo, infatti, 150 presidenti e delegati dei circoli Noi dall’Altopiano vicentino alla campagna veneziana hanno votato per il rinnovo del territoriale di Padova. 

Don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale, ha aperto la serata con un grazie: «Grazie alla presidenza uscente per aver sempre tessuto in questi quattro anni i fili del collegamento fra i circoli Noi tra di loro, tra il Noi associazione e le parrocchie, tra il Noi e la diocesi tutta. Sappiamo bene quanto tempo, quanta dedizione, quanta pazienza ci vuole. Grazie anche a chi si offre adesso per questa avventura: rendersi disponibili non è per niente facile, ma credo sia importante poter contare sull’affetto e la responsabilità di tutti».

Un anno pastorale significativo per il Noi: «A novembre – ha raccontato don Voltan – ci siamo incontrati a Campodarsego con il vescovo Claudio, poi, a febbraio, abbiamo partecipato al modulo di formazione dei direttivi in due zone della diocesi. Infine, abbiamo costruito il percorso “GreStyle”, che ha visto in gioco, con il Noi, anche la pastorale dei giovani. A questo elenco mancano i micro-passaggi avvenuti in ogni parrocchia e in ogni circolo, che essendo nascosti, sono quelli più decisivi».

Il vicario per la pastorale ha concluso il suo intervento con quattro inviti a proseguire alcune linee associative. Il primo riguarda la sempre maggior sintonia tra i circoli e le parrocchie: «Il Noi risponda alle esigenze di incontro e di accoglienza, anche facendo da ponte con la piazza e la strada, ascoltando le domande educative della parrocchie». La seconda è incentrata sulla connessione profonda tra patronati e comunità: «Il Noi non sia “altro” dalle parrocchie, ma sia a servizio di quest’ultime, che hanno bisogno di spazi e di luoghi di informalità e di creatività».

«Il Noi – ha aggiunto don Leopoldo come terzo auspicio – punti non sulle cose da fare ma sull’essere e sul comunicare attraverso i suoi volontari la gioia del Vangelo. Questo, infatti, è un tempo che ci chiede di stare di più sulla qualità delle relazioni che sulla costruzione e sulla riuscita di eventi». Infine, ultimo invito, è quello all’autenticità: «Il Noi scelga sempre di più e con cura di essere il volto della parrocchia, quindi un volto testimoniale, esprimendo nel Circolo scelte dedicate ai più piccoli, alla carità, all’annuncio del Vangelo».

Nel corso della serata è intervenuto anche don Mirco Zoccarato, assistente territoriale del Noi e responsabile dell’ufficio di pastorale dei giovani, che oltre all’importante tappa formativa del GreStyle ha ricordato un’altra sfida imminente per tutta la Chiesa di Padova: il Sinodo dei Giovani indetto dal Vescovo Claudio, che anche i circoli sono chiamati a promuovere. (Andrea Canton)

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