Giovani e impegno. Ma che cosa sarà mai questa “Bohlitica”?

Sta per nascere un nuovo percorso formativo per 18-35enni interessati alla vita sociale e politica del paese e delle città. Una proposta delle associazioni laicali e dell'ufficio di pastorale sociale e politica della diocesi di Padova

Giovani e impegno. Ma che cosa sarà mai questa “Bohlitica”?
«Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia».

La citazione è di don Milani in Lettera ad una professoressa. Eh già, ma cos’è la politica? Come la si fa? O, più semplicemente, come ci si avvicina da giovani a questo mondo complesso? È partita da queste domande la neonata commissione socio-politica in seno alla diocesi di Padova, per arrivare a proporre un nuovo progetto dal titolo “Bohlitica - chiavi di lettura per una cittadinanza attiva”. Si tratta di incontri formativi e informativi socio-politici che prendono spunto dalle cinque domande del giornalismo anglosassone, le cosiddette "5W", che corrispondono alle domande: chi? cosa? come? dove? quando?

«L’idea non è quella di dare risposte – spiega Davide Pierobon, rappresentante di Azione cattolica - ma di stimolare le persone e far sì che entrino ed escano sempre con nuovi interrogativi. I destinatari dell’iniziativa sono i giovani dai 18 ai 35 anni. Sarà una sfida, all’interno degli incontri, proporre stimoli che possano aiutare sia i ragazzi più giovani che quelli un po’ più maturi».

Gli incontri si terranno il venerdì sera con cadenza tri-settimanale in una sede padovana che si sta definendo. Il primo appuntamento, l’unico prima delle elezioni politiche di marzo, sarà il 23 febbraio e avrà ad oggetto l’interrogativo “Chi fa la politica”. Partendo dalle aspettative nei confronti dei politici, ha l’obbiettivo di approfondire il legame fra classe politica e veri protagonisti della vita pubblica: i cittadini. Ci sarà poi, un approfondimento sulla legge elettorale. La seconda serata è prevista per il 16 marzo, verterà sul tema “Cosa fa la politica”, con l’obiettivo di mettere in evidenza le esigenze dei cittadini e le risposte che la politica può, vuole o deve dare. Si approfondiranno lavoro e disoccupazione giovanile. Si proseguirà il 6 aprile con “Come si fa la politica”; verranno fornite chiavi di lettura per poter interpretare i fenomeni in corso ed essere cittadini attivi e consapevolmente informati in un mondo sempre più avvolto da fake news e messaggi propagandistici. Venerdì 27 aprile sarà la volta di “Dove si fa la politica” con un confronto tra agorà fisica e digitale. La vita di un partito un tempo girava attorno alla sede che costituiva il luogo di incontro con il territorio. Oggi si cerca di recuperare il rapporto tra base e vertice mediante l’utilizzo di piattaforme elettroniche e social network; questi luoghi possono essere alternative valide al rapporto diretto tra territorio e classe dirigente? L’ultimo appuntamento sarà venerdì 18 maggio con il “Quando si fa la politica”. Una politica che non dà risposte è destinata a perdere la fiducia dei cittadini e il consenso elettorale. La politica di oggi è formata per gestire processi socio-politici con lungimiranza, non guardando alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni? Il tema di approfondimento sarà la gestione delle emergenze con esempi di casi locali.

L’iniziativa è ad opera della commissione socio-politica, composta da rappresentanti delle associazioni Azione cattolica, Noi Padova, Centro sportivo italiano, Agesci, Fuci e Acli, con la supervisione dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Padova diretto da suor Francesca Fiorese.

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