La Fuci a congresso con lo sguardo all'Europa
Appuntamento a Padova per il 63° congresso nazionale della Fuci, la federazione universitaria cattolica italiana. Dall’8 all’11 maggio giungeranno in città oltre 230 giovani provenienti da tutto il paese per ragionare, insieme a esponenti del mondo accademico ed ecclesiale, sul tema “Europa al crocevia. Il cammino dell’integrazione verso un nuovo continente”.
«Il congresso nazionale – spiegano i due presidenti del circolo padovano, Chiara Todesco e Marco Fornasiero – rappresenta per la nostra federazione il momento più alto e significativo di democrazia e partecipazione, ma soprattutto dà la possibilità a tutti di riflettere e dibattere sul tema in questione. L’obiettivo del congresso nazionale è quello di proporci nell’università con un’occasione di mediazione tra il luogo in cui si elaborano i saperi e i percorsi individuali».
Il congresso della Fuci si situa nell’imminenza delle elezioni del parlamento europeo e del semestre di presidenza italiano. «L’Europa si trova a un crocevia della sua storia – spiega Rita Pilotti, presidente nazionale della Fuci – dopo settant’anni di lenta, ma costante integrazione politica ed economica, si affacciano nuovi nazionalismi che interrogano profondamente il dibattito sul progetto europeo. L’Europa continua a essere allo stesso tempo un crocevia del mondo: lo testimoniano le speranza soffocate nel Mediterraneo e i recenti scontri in Ucraina. È necessaria, allora, una nuova struttura di pensiero e riflessione per costruire un nuovo continente».
Il congresso comincia giovedì 8, alle 17 nell’aula magna del Bo, con una conferenza a più voci dal titolo “In varietate concordia. Oltre la crisi, un’Europa fondata sulla cultura” (ingresso libero, come per tutti gli altri eventi). Interventi di mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio e vicepresidente della Commissione degli episcopati della Comunità europea, Francesca Cantù e Leonardo Becchetti.
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