La grande famiglia della Sma da tutto il mondo a Feriole

Dopo gli appuntamenti svoltisi in Francia (2007) e Olanda (2010), grande è l’attesa alla comunità SMA-NSA di Feriole, prescelta per ospitare dal 28 dicembre al 1° gennaio il terzo incontro internazionale dei laici che sostengono la Società delle Missioni Africane, di cui ricorre il 160° anniversario di fondazione, tenendo viva la spiritualità del fondatore, il vescovo transalpino Melchior-Marie-Joseph de Marion Brésillac (1813-1859).

La grande famiglia della Sma da tutto il mondo a Feriole

All'incontro è annunciata la partecipazione di delegazioni – «visti speciali e lasciapassare permettendo», sorride padre Lorenzo Snider della SMA di Feriole – provenienti da Francia, Spagna, Stati Uniti, Filippine, Benin, Polonia, Argentina, oltre a un nutrito gruppo proveniente dalla “casa madre” italiana di Genova.
Occasione di scambio e di arricchimento reciproco, l’incontro internazionale sarà un momento fondamentale di crescita nell’impegno missionario per tutti coloro che riconoscono come fonte di ispirazione vitale l’eredità di mons. de Marion Brasillac e degli istituti missionari legati alla sua figura.

Le diverse giornate si svolgeranno tra preghiera, lavori di gruppo, conferenze («Il carisma dei padri fondatori oggi… intuizioni e attualità» e «Le sfide della missione oggi»): interverrà padre Francois de Paul, consigliere generale e delegato per i laici della SMA, che presenterà proposte e confronti rivolti a un cammino di comunione tra laici «allo scopo di tracciare dei punti comuni che possano aiutare i partecipanti a vivere il carisma missionario ognuno nei propri paesi di vita».
Non mancheranno, poi, i momenti di festa e le uscite come quella alla basilica del Santo e un momento conviviale sui colli Euganei.

I membri delle varie delegazioni – una trentina in tutto – sono ospitati da una rete di famiglie della comunità parrocchiale di Feriole in uno scambio reciproco di conoscenza e amicizia.

«I significati che stanno alla base del meeting – prosegue padre Lorenzo, da sempre molto attivo sul fronte dei giovani, alcuni dei quali sono parte attiva del comitato centrale organizzatore del meeting – si possono così riassumere: uno scambio di esperienze e di conoscenza fra gruppi di laici, a volte molto eterogenei, sparsi nella nostra penisola e nel mondo intero; la riscoperta delle radici comuni del fondatore de Marion Brasillac, che animano tutti i nostri gruppi, qualsiasi sia la loro dislocazione geografica; l’ideazione di percorsi comuni per un prossimo futuro. Mi piace pensare all’attivazione di strutture di comunione per il coordinamento internazionale dei laici con la creazione di una rete delle risorse umane».

Alcune attività del meeting sono aperte e rivolte anche a tutti gli interessati ai temi missionari, in special modo ai fedeli del vicariato di Teolo
Da ricordare lo spettacolo di animazione “Isha… Ester, Rachele, Maria tre donne della Bibbia” proposto mercoledì 28 dicembre dall’associazione Antico Cerchio, la serata di fraterna condivisione di giovedì 29 che vedrà le testimonianze dei laici provenienti dai diversi continenti con uno scambio artistico-ricreativo, e la festa dell’ultimo dell’anno di sabato 31 vissuta tra tempi di preghiera, lode, musica e scambi culinari dal mondo.

A conclusione il giorno dopo, primo dell’anno, le delegazioni prenderanno parte alla Marcia diocesana della Pace.
«L’augurio – conclude padre Lorenzo – è che questa possa risultare una esperienza carismatica che ci permetta di intercettare tutto quello che lo spirito oggi ha da dirci. Con l’auspicio di una maggiore comunicazione tra gruppi e un rinnovato “protagonismo” dei laici nell’ambito della missione ad gentes».

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