Legami spezzati e vedovanza. Cristiani, anche nel dolore

Nelle prossime settimane ripartono le proposte formative che da anni la chiesa di Padova rivolge a persone separate o riaccompagnate e a persone che hanno perso il coniuge. Due percorsi per aiutare a rimettersi in gioco da tutti i punti di vista dopo un evento doloroso che segna la vita. A conferma della bontà delle iniziative anche il messaggio di papa Francesco nell’Amoris laetitia.

Legami spezzati e vedovanza. Cristiani, anche nel dolore

Una delle immagini più care a papa Francesco è quella della chiesa come “ospedale da campo”.
Una chiesa capace di uscire da se stessa per mettersi a servizio di chi soffre, in ogni situazione.

Questo vale anche per la pastorale della famiglia, che a Padova, da anni, accompagna e forma tutte le famiglie, anche quelle che si trovano disgregate, sia perché il matrimonio originale è venuto meno, per separazioni, divorzi e nuove unioni, sia perché uno dei due coniugi è venuto a mancare, lasciando l’altro nella condizione dolorosa delle vedovanza.

Il percorso “Legami spezzati”, per le persone separate, e quello “Incontri di spiritualità per persone che vivono la vedovanza” riprendono rispettivamente domenica 22 e domenica 29 ottobre, alle 15.30 alle 18.30, il primo presso la Casa Sacro Cuore di Torreglia, via Rina 1, il secondo in Casa del clero, a Padova, in via San Girolamo 25.

«Il primo percorso, dedicato ai “legami spezzati” – racconta don Silvano Trincanato, da pochi mesi direttore dell’ufficio di pastorale della famiglia – è già attivo da alcuni anni. È stato pensato originariamente come aiuto per le persone che vivono situazioni di separazione o di nuove unioni, che desiderano ardentemente vivere anche questo loro tempo da cristiani, aiutati dalla loro fede».

Nonostante la proposta sia già conosciuta e apprezzata, la pubblicazione, da parte di papa Francesco, dell’esortazione postsinodale Amoris Laetitia arriva come ulteriore conferma della bontà di questo cammino:

«Il papa invita in maniera esplicita le diocesi a prendersi a cuore questi percorsi, attuando atteggiamenti non solo di accompagnamento spirituale, ma anche di discernimento, per aiutare le persone a capire come vivere queste situazioni di fronte al Signore e di fronte alla comunità».

Il faro è sempre la Parola di Dio
«Approfondiremo alcuni contenuti, ma soprattutto, alla luce del Vangelo, ciascuno potrà ri-narrare la propria esperienza, trasformandola in preghiera per il Signore».

Il secondo percorso, “Incontri di spiritualità per persone che vivono la vedovanza”, è nato dal basso: «Alcune persone vedove avevano chiesto di confluire in un unico percorso di spiritualità.
Così, una piccola commissione si è messa in gioco, per accogliere persone di varia età, per affrontare la perdita di un congiunto. Ci sono persone mature, ma anche persone più giovani che vivono la vedovanza in maniera ancora più sofferta, e cercano di capire come proseguire il proprio cammino rimanendo sì fedeli al primo matrimonio, ma anche aprendosi alla vita, senza chiusure».

Il valore della “diocesanità” della proposta ha diversi vantaggi
«La dimensione diocesana permette di formulare proposte di qualità, ma anche di rispettare il desiderio di discrezione e di delicatezza che chi sta frequentando un percorso di questo tipo richiede».

Entrambe le proposte sono annuali, ma possono essere ripetute.
Il consiglio, però, è quello di permanervi non troppo oltre la durata di un biennio: «È importante che non siano luoghi di “stagnazione” o di “rifugio”, ma siano percorsi di rilancio per la propria vita, per permettere alle persone di rimettersi in gioco in tutti i campi, a livello familiare, professionale, ecclesiale e sociale».

Ciascun percorso è guidato da un’équipe dell’ufficio per la famiglia, composta da un presbitero e da alcuni laici.
L’ufficio famiglia in questi mesi sta vivendo l’avvicendamento tra il direttore don Cristiano Arduini, nuovo parroco di Salboro, e don Silvano Trincanato, che oltre all’ufficio diocesano per la famiglia mantiene la guida dell’ufficio di pastorale delle vocazioni. Non è un caso, dato che anche la vita familiare è di fatto la risposta a una vocazione:

«Con i percorsi sulla vedovanza e sui legami spezzati, si tratta, proprio come scrive papa Francesco nell’Amoris Laetitia, di riascoltare la vocazione originaria, per rileggerla e riaccoglierla alla luce dei nuovi eventi ascoltando ciò che ci domanda il Signore».

Le date e i dettagli di entrambi i percorsi sono a disposizione sul sito www.ufficiofamiglia.diocesipadova.it, o chiamando l’ufficio al numero 049-8771712.

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