Montericco domenica è in festa per la sua Madonna
Le messe di domenica saranno il culmine delle celebrazioni religiose per la Madonna del Carmine a Montericco, dove negli anni la ricorrenza si è celebrata in maniera sempre più solenne, sino ad acquisire risonanza in tutto il territorio di Monselice.
La devozione alla Madonna del Carmine è molto antica a Monselice ed è testimoniata dalla presenza di una chiesetta, situata nei pressi della stazione ferroviaria di Monselice, che costituiva il centro delle molteplici iniziative religiose e folcloristiche che coinvolgevano il territorio della città.
Nel 1960, quando nasce la nuova parrocchia di Montericco, viene dedicata alla Madonna del Carmine, riprendendo il titolo attribuito all’antica chiesetta in cui, in origine, si celebrava l’omonima festa e che nel tempo era andata in disuso.
Gradualmente la ricorrenza si è celebrata in maniera sempre più solenne, sino ad arrivare ai nostri giorni dove acquisisce risonanza in tutto il territorio di Monselice.
«In questi anni – spiega don Tiziano Piovan, parroco di Montericco – è sorto un comitato che opera con impegno, professionalità e dedizione, non soltanto in occasione della sagra della Madonna del Carmine, ma anche nel coordinamento di numerose iniziative durante tutto l’anno. Da parte di tutta la comunità va a queste persone, una sentita riconoscenza. Negli ultimi anni, per dare maggiore rilievo all’aspetto spirituale della nostra sagra, ci si prepara con un triduo: da giovedì a sabato si recita il rosario meditato e a seguire si celebra la messa».
Tra le iniziative di carattere religioso si ricordano domenica 16, festa della Madonna del Carmine, la messa alle ore 10.30 e alle 17.
Giovedì 13 si è tenuta la cena comunitaria, momento conviviale e di fraternità in cui si sono ritrovate tutte le persone che a vario titolo sono coinvolte nella comunità cristiana.
«Lo scorso anno – ricorda il parroco – il consiglio pastorale, dopo aver avuto l’occasione di conoscere i responsabili e alcuni ospiti dell’associazione Tamgram, operante presso la parrocchia per l’accoglienza di immigrati, hanno invitato gli stessi a partecipare alla cena della comunità riscuotendo massima partecipazione e dando vita a un bel momento di condivisione».
Il programma di quest’anno prevede, come da tradizione, lo stand gastronomico, i balli (liscio, balli di gruppo e tanto altro...), la pesca di beneficenza, il gioco “Indovina il peso della mortadella” e i fuochi d’artificio.
«Il nostro auspicio – conclude don Tiziano Piovan – è che tutti coloro che partecipano a queste giornate trascorrano un tempo di svago e di amicizia, mantenendo sempre presente il senso della festa».
