Noi Salboro: un circolo, mille collaborazioni

Ovunque ci sia un’attività il circolo di Salboro si mette a disposizione. Grande successo per le serate di festa e cabaret come quella che a settembre festeggerà il nuovo vicario episcopale per la pastorale, don Leopoldo Voltan.

Noi Salboro: un circolo, mille collaborazioni

È un’estate carica di rinnovamento quella che si vive dentro il circolo Mons. Placido Ponchia di Salboro.
Non basta infatti fare i conti con quello che c’è, ma bisogna giocare all’attacco, per attrarre sempre più persone alla vita comunitaria che si respira all’interno del patronato intitolato allo storico parroco di Salboro, che tra gli anni Cinquanta e Settanta, oltre a costruire la nuova chiesa e i locali del centro parrocchiale, contribuì a rinsaldare la comunità cristiana sotto il campanile.
«Il nostro patronato – spiega la presidente Enrica De Poli – ha ampi spazi, una sala polivalente con un maxi-schermo e tante altre sale per incontri dell’iniziazione cristiana, di catechesi e mille altre possibilità per chi, pur non frequentando la parrocchia, ha bisogno di un luogo dove fare le proprie riunioni».
Il centro è corredato da un angolo bar, un salone dedicato ai classici giochi da patronato come il calcioballila e il ping pong, più un campetto polivalente per calcetto, basket e pallavolo. In giardino, invece, ci sono i giochi attrezzati per i più piccoli.

La prima preoccupazione del circolo Noi di Salboro è quella di mettersi a disposizione di tutti i gruppi parrocchiali.
«Se c’è una manifestazione, un’attività o un’iniziativa di altri gruppi il Noi c’è sempre – conferma Enrica De Poli – siamo un po’ come il prezzemolo, capaci di unire la parte ludica a quella organizzativa».
All’attivo molti “grandi eventi”: «Siamo noi ad allestire i tornei di calcio balilla, quelli di ping pong, i tornei di videogiochi come Fifa, momenti conviviali, la cena povera in quaresima, la castagnata in autunno, gite, corsi sulla sicurezza e sull’uso del defibrillatore».
Poche settimane fa i comici Marco e Pippo hanno riempito la piazza con una serata all’insegna della storia che ha ricordato le origini del paese.

A settembre, poi, un’altra grande serata si svolgerà di fronte all’oratorio di Pozzoveggiani, in particolare per celebrare l’anniversario di ordinazione sacerdotale di don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale, nativo di Salboro
«Queste serate – spiega Enrica De Poli – riscuotono sempre un grande successo. La comunità si attrezza e c’è persino gente che viene da fuori paese: l’importante è la varietà e l’originalità».
Ora, però, quando con l’estate le attività tendono a diminuire nei lunghi pomeriggi sonnacchiosi di sole, è tempo di riflettere per l’anno che verrà. «Il nostro obiettivo a partire dall’autunno – promette la presidente – è mettere insieme le forze che già ci sono, creare nuove sinergie e collegamenti utilizzando le strutture del centro parrocchiale. Vogliamo sempre più tenere le nostre porte aperte».

Il progetto ai nastri di partenza a Salboro intende riavvicinare tutti quei giovani e quelle famiglie che negli anni, anche in virtù di tante proposte concorrenti, tendono a passare meno tempo in patronato: «La collaborazione è con tutti: con le catechiste e i responsabili dell’iniziazione cristiana organizzeremo giornate in cui le famiglie potranno fermarsi in centro parrocchiale, fare amicizia tra loro. Sono coinvolti anche i volontari della Caritas che lavoreranno con i ragazzi del catechismo, ma in questa sinergia ci sono anche il coro dei giovani, i giovanissimi e gli animatori». 

Creare, insomma, più rete e più reti perché il patronato sia davvero la casa di tutti: «Il nostro valore più importante è sicuramente quello dell’accoglienza. Quando siamo accoglienti e siamo in grado di aprire le porte a più persone vuol dire che stiamo facendo bene. È importante però essere attenti al prossimo e riuscire a coinvolgerlo, imparando ad ascoltare».

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