Turri. Il 6 gennaio il paese accompagna i Re Magi

Il 6 gennaio torna la rievocazione storica, a partire dalle 14, con i figuranti in costume d'epoca, fino alla capanna di Gesù bambino.

Turri. Il 6 gennaio il paese accompagna i Re Magi

La stella li aveva guidati da Shiraz, nell’antica Persia. Erano astronomi, studiosi delle stelle e della filosofia, ma nulla deve averli stupiti quanto la meravigliosa fragilità di quel Dio bambino in una mangiatoia. Il prossimo 6 gennaio, a Turri, oltre 90 figuranti rappresenteranno, per il terzo anno consecutivo, la rievocazione storica dell’arrivo dei re magi, dando vita a una manifestazione che è già entrata nei cuori della gente.

«Questa rappresentazione ha lo scopo di farci rivivere il mistero dell’incarnazione – spiega il parroco, don Lorenzo Grigoletto – con un evento che normalmente non riceve molta attenzione, e che merita invece di essere compreso e ricordato. I magi provenivano dall’oriente, che era la sola parte del mondo conosciuto allora, per adorare Gesù, venuto per tutti i popoli del mondo, per avvicinare le diversità e cancellare i confini del cuore. L’epifania è la manifestazione di Dio che si fa uomo a tutti perché tutti possano vedere la bellezza del suo amore».

L'evento inizierà alle 14. Il corteo dei figuranti in costume d'epoca partirà dal piazzale della chiesa del Santissimo Rosario e attraverserà alcune vie centrali per ritornare nel piazzale della chiesa, dove i re magi depositeranno i doni davanti la capanna di Gesù bambino. I figuranti nella capanna saranno una famiglia del paese con un bimbo in tenera età. Nel corteo, che ogni anno si arricchisce di nuove figure, sfileranno, oltre ai magi, dieci cavalieri a cavallo, soldati, portabandiera, popolani, tre calessi con i bambini più piccoli in groppa ai pony, portatori di torce, e probabilmente tre dromedari.

Una volta giunto davanti alla capanna, il lungo corteo si fermerà per un momento di preghiera tenuto dal parroco e una breve spiegazione del significato dell'arrivo dei re magi alla capanna del Signore. Si concluderà così la parte più strettamente storica e religiosa della manifestazione per dare spazio alla festa organizzata dalla scuola materna parrocchiale, che proporrà un canto di fronte alla capanna prima di accogliere l’arrivo festoso della Befana con la distribuzione delle calzette a tutti i bambini che avranno partecipato all'evento. E come in tutte le feste che si rispettino, non mancheranno una ricca pesca di beneficenza, bevande calde, dolci e altre sorprese.

La rievocazione storica è interamente organizzata da volontari, prevalentemente della frazione di Turri, che si occupano dell’intera realizzazione dell’evento, dalla preparazione delle calzette all’allestimento della capanna, dalla distribuzione delle bevande e degli alimenti alla coordinazione dei figuranti. Al termine della manifestazione, si accoderà il comune di Montegrotto con il tradizionale “rogo della vecia” in piazza.

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