#esercizidifraternità. Con i “Laboratori di Progett-Azione”

Continua, da parte di Caritas Padova, la ricerca di "Laboratori di Progett-Azione"; idee, nelle parrocchie, di attività non più per i poveri ma "con" i poveri. Un invito che diventa ancora più forte nell'imminenza del Natale di un Dio che entra in relazione con gli uomini.

#esercizidifraternità. Con i “Laboratori di Progett-Azione”

L’idea è quella di dare alle singole Caritas parrocchiali una leva per innovare radicalmente certe attività e iniziative. Passare dalla logica del “fare qualcosa per i poveri” a quella del “fare qualcosa con i poveri”.

All’assemblea Caritas di inizio novembre il direttore don Luca Facco ha lanciato i “Laboratori di Progett-Azione” sintetizzati dall’hashtag #esercizidifraternità. Le singole parrocchie, grazie all’accompagnamento, alla formazione e ai consigli di Caritas Padova, possono “progettare” un laboratorio nel quale vivere esperienze in cui i “poveri” e i “ricchi” lavorino insieme fino a dimenticarsi di ogni distinzione, nelle quali i poveri scoprano di essere anche ricchi e i ricchi abbiano finalmente modo di accorgersi delle loro fragilità.

«Può essere un’occasione straordinaria – rivela Lorenzo Rampon di Caritas Padova – per uscire dalla logica della “prestazione” e riscoprire nell’incontro un dono reciproco».

Le attività progettate devono rientrare nel parametro della fraternità, cioè essere connotati da familiarità, parità e gratuità, ma anche in quello della relazione, coinvolgendo non soltanto i “poveri economici” ma anche chi si trova a vivere la dimensione della solitudine o dell’esclusione. È anche importante che ogni laboratorio non si limiti a raggiungere i “poveri” e i volontari, ma che coinvolga nel modo più esteso possibile la comunità nella sua interezza.

Già al termine dell’assemblea Caritas di novembre alcune persone, provenienti da più parrocchie, si erano avvicinate a don Luca per mostrare il loro interesse e la loro voglia di intraprendere questa sfida.

«Confidiamo che dopo l’Avvento e le feste di Natale – rivela Lorenzo Rampon di Caritas Padova – le parrocchie interessate potranno iniziare a preparare alcune proposte. Sabato 20 gennaio, al consiglio Caritas, avremo modo di incontrarci nuovamente e fare il punto dell’iniziativa».

Non si tratta di un progetto isolato: «Vogliamo che diventi un impegno permanente, sulla scia delle parole di papa Francesco che nel corso della giornata mondiale dei poveri celebrata a novembre ci invitava a dare un taglio diverso agli interventi caritativi. Non basta più dare una risposta ai bisogni di tipo materiale, dobbiamo anche farci presenti per i bisogni relazionali. Lo stimolo più forte che vogliamo dare alle nostre parrocchie è iniziare a pensare alla povertà non soltanto in termini economici, ma nelle sue mille sfaccettature esistenziali».

Il tempo di Natale può essere un momento propizio per questo ribaltamento di prospettive:

«La nascita di Cristo ci invita ad entrare in relazione con gli altri, anche verso chi è in difficoltà, soprattutto per il gusto e il piacere di condividere relazioni umane e significative. È da qui che bisogna partire per rispondere ai bisogni che sempre più si manifestano nella nostra società».

Dal sito www.caritaspadova.it è possibile scaricare le specifiche dei “Laboratori di Progett-Azione”. La prima fase consiste in un momento di ideazione in parrocchia dei propri #esercizidifraternità, da inviare, secondo la griglia disponibile sul sito, a promozionecaritas@caritaspadova.it. Successivamente, sarà Caritas diocesana ad accompagnare la parrocchia, approfondendo e verificando lo schema, fino alla rimodulazione delle azioni e alla verifica finale.

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