Asac Veneto: torna la rassegna di musica sacra a San Leopoldo

Due serate a ingresso libero per ascoltare sette formazioni affermate e di nuova costituzione. È questo il programma della 29a rassegna di musica sacra dell'Asac Veneto.

La Cappella Musicale della Beata Vergine che si esibirà nella prima serata

Torna nel santuario di San Leopoldo Mandic, dopo essere stata ospitata in varie località della provincia, la rassegna di musica sacra organizzata dalla consulta di Padova dell'Associazione per lo sviluppo delle attività corali (Asac) del Veneto. Questa edizione, la ventinovesima, rientra nel solco della tradizione anche nel formato.

A differenza del più recente passato, infatti, non ci sarà l'esibizione del coro grande della consulta, formato da membri di tutte le formazioni iscritte per eseguire le più imponenti partiture del repertorio corale. Spazio, invece, a sette gruppi.

Il primo concerto, sabato 11 novembre alle 20.45, vede la presenza del coro Laetus cantus di Padova diretto da Ivano Paterno, seguito dalla cappella musicale della Beata Vergine di Padova diretta da Nicola Rampazzo e dalla corale Gino Spadati di Monteortone diretta da Stefania Martin. Sabato 18, poi, sarà la volta di Nova symphonia patavina di Padova diretta da Martina Frigo, del gruppo Esperienze Vocali di Galliera Veneta diretto da Michele Pan, del gruppo vocale Polymnia di Cittadella diretto da Piergiorgio Zanin e, per concludere, del coro Mortalisatis di Maserà diretto da Ignacio Vazzoler.
«Si tratta – spiega il consigliere regionale di Asac Veneto Pierluigi Galeazzo – di cori scelti per la loro disponibilità ma anche per la qualità artistica e l’affidabilità. Ci sono sia formazioni affermate che nuovi inserimenti, a testimonianza della vivacità del nostro movimento. Anche se non se ne parla molto, infatti, la pratica corale è viva e continua a riscuotere successo pure tra i giovani, che affrontano nuovi generi, dal pop al gospel, con ottimi risultati. Il repertorio polifonico, e sacro in particolare, rimane comunque sempre attuale, come gli ascoltatori avranno modo di apprezzare durante la rassegna. Tanti gruppi, poi, nonostante l'evoluzione tecnica e artistica raggiunta, rimangono fedeli al servizio liturgico per il quale si erano costituiti».
Attualmente l'Asac di Padova conta una quarantina di formazioni in tutta la provincia di cui quattordici nel capoluogo. «La vitalità del movimento è testimoniata anche dall'esperienza del coro grande della consulta, che tornerà a esibirsi in occasione della rassegna di musica sacra del 2018 proponendo il Requiem di Mozart. Le prove iniziano proprio in queste settimane. Abbiamo ricevuto centottanta adesioni da parte di coristi dei gruppi associati che vedono in questa proposta, nuova per molti di loro, un’importante occasione di crescita corale e tecnica».

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