Cantiere aperto per Vivarini

Giovedì 24 luglio il museo diocesano e l’ufficio beni culturali organizzano una serata “di metà restauro” per mostrare ai padovani i primi esiti dell’intervento che sta restituendo alla tavola quattrocentesca di San Tomaso Becket lo splendore dei colori originari e la sicurezza di una conservazione che era stata messa in pericolo da alcuni sollevamenti della superficie pittorica

Cantiere aperto per Vivarini

La precedenza è stata data al suo sguardo, a quel dolce volto di Vergine, di cui si era temuta la perdita a causa di estesi sollevamenti della pellicola pittorica. Ma ora il viso della Madonna in trono con Gesù bambino è salvo. Lo potrà ammirare da vicino, in tutta la sua levigata armonia, chi parteciperà alla serata di giovedì 24 luglio in museo diocesano, quando la restauratrice Chiara Ceriotti aprirà il cantiere al pubblico per illustrare lo stato dei lavori di recupero della magnifica tavola di Antonio Vivarini, appartenente alla chiesa di San Tomaso Becket.

L’opera ora in cura sarà protagonista, alla fine dell’anno, di una mostra che segna anche il momento conclusivo della campagna “Mi sta a cuore”, lanciata dal museo e dall’ufficio beni culturali diocesano, di cui la serata del 24 è uno dei momenti cardine. «Con questo slogan – spiega Carlo Cavalli, conservatore del museo – già utilizzato lo scorso anno per il restauro dei tre crocifissi di Polverara, San Gaetano e Chiesanuova, vogliamo suscitare nelle persone, soprattutto in quelle che vivono nel territorio in cui si trova l’opera in questione, l’interesse per la storia, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico. È importante che chi vive in una parrocchia, in un paese o in un quartiere padovano sappia dell’esistenza delle opere preziose che appartengono a tutti e che quindi è responsabilità di tutti continuino a esistere, a trasmettere quei valori religiosi, storici e culturali di cui sono depositarie».

Per questo il progetto “Mi sta a cuore” prevede, oltre a momenti di sensibilizzazione come quello organizzato per giovedì in museo, il coinvolgimento delle associazioni che operano nel territorio. Nel caso del Vivarini, si è avuto l’apporto perfino del Cochabamba 444 tango club, che ha dedicato una serata di ballo a palazzo Moroni per raccogliere fondi. Ma pure le associazioni Rosso profili e La forma del viaggio, anch’esse con sede in zona Castello, hanno organizzato una visita guidata nell’area del maniero carrarese, che si svolge venerdì 18 luglio e offre l’opportunità di riscoprire un pezzo di Padova sconosciuto ai più, ma che è stato uno dei fulcri della vita cittadina e conserva tesori preziosi di storia e di cultura. La visita parte dalla libreria La forma del libro in via 20 settembre 63 alle 17.30.

Il servizio completo nel numero in distribuzione in parrocchia e in edicola domani e disponibile in versione digitale.

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