"Fedi in gioco", la rassegna che porta la religione al cinema

"Fedi in gioco: cinema e dialogo intereligioso" è la rassegna proposta dall'Acec nazionale che coinvolge oltre trenta sale della comunità in Italia. Nel nostro territorio diocesano sono due: il Boccasino di Valdobbiadene e La Perla di Torreglia.

"Fedi in gioco", la rassegna che porta la religione al cinema

Sono due le sale della comunità nel territorio diocesano, il Boccasino di Valdobbiadene e La Perla di Torreglia, che aderiscono alla prima edizione della rassegna cinematografica inedita “Fedi in gioco: cinema e dialogo interreligioso” che coinvolge oltre trenta sale in Italia aderenti all'Acec nazionale. L’ideazione dell’iniziativa è stata possibile intercettando la competenza maturata in questi anni dal festival trentino Religion today per metterla a servizio delle sale della comunità locali.

«Quando si parla delle potenzialità religiose del cinema – racconta Katia Malatesta, direttore artistico di Religion today – dei modi in cui il mezzo cinematografico riesce a onorare la dimensione spirituale offrendone una rappresentazione, una delle formule più ricorrenti è quella del “vedere” o “filmare l’invisibile”. È questa la prima sfida, scientifica e culturale, attorno alla quale si è sviluppato nel tempo il percorso di Religion today».

A Torreglia, al cinema teatro La Perla, la rassegna inizia venerdì 15 aprile con Gold and copper, che racconta la storia di un giovane studente di teologia che si trasferisce a Teheran per completare con un corso di etica la propria formazione. La malattia di sua moglie cambierà per sempre la sua esistenza. Il cineforum sui Colli prosegue il 22 con Magic men: Avraham è un anziano ebreo greco insofferente della religione, mentre suo figlio è un affermato rapper ortodosso. Dopo un distacco durato anni, i due partono per la Grecia alla ricerca di un vecchio mago... Il 29 la proposta si chiude con Marie Heurtin, la vera storia di una sordocieca nella Francia di tardo Ottocento. Il padre non si rassegna al responso del medico che giudica la figlia “idiota” e l’affida a suor Margherita, che prende sotto la propria ala quel “piccolo e selvaggio animale” per strapparlo dal buio che l’avvolge.

A Valdobbiadene, il centro culturale parrocchiale Bembo ha allargato l’iniziativa dell’Acec coinvolgendo l’istituto superiore ed elaborando un percorso culturale di cinque appuntamenti. S’inizia giovedì 21 aprile con la proiezione di Gold and copper e si prosegue il 28 con Miracolo a Le Havre, venerdì 13 maggio viene proposto Magic men e il 20 Al magna. Infine, venerdì 27 maggio verrà organizzata una tavola rotonda sui temi dell’immigrazione insieme a don Giuliano Zatti, responsabile del servizio diocesano per le relazioni cristiano islamiche. «In una zona come la nostra – spiega il direttore del centro Bembo Armando Bernard – dove appaiono facili e scontate le resistenze politiche nei confronti dell’accoglienza e dell’integrazione, abbiamo deciso di coinvolgere anche gli studenti in questo percorso a metà strada tra cinema e cultura per innescare il dialogo e il confronto anche tra i più giovani». Inoltre, verranno proposte due “cene parlanti” il 4 maggio (“Il viaggio”) e il 17 (“Lei. La donna nelle varie culture”).

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