Rossini, Debussy, Boito. 2018: rivoluzioni in musica

Centocinquant'anni dalla morte di Rossini, cento dall'addio a Debussy e ad Arrigo Boito. Gli importanti anniversari per la musica nel 2018.

Rossini, Debussy, Boito. 2018: rivoluzioni in musica

La musica italiana ricorda quest’anno il pesarese Gioachino Rossini, morto a Parigi nel 1868, 150 anni fa. Egli rivoluzionò il teatro lirico con uno stile dinamico e semplice, un’ispirazione ritmica dallo slancio irresistibile, un tono luminoso e caldo che riuscirono a portare in teatro le masse del popolo.

Ma il mondo musicale ricorda quest’anno anche il centenario della scomparsa di un altro “rivoluzionario”, Claude Debussy. Il musicista francese fu una figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, che rivoluzionò l’armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale della seconda metà dell’Ottocento.

Nello stesso anno moriva a Milano il padovano Arrigo Boito (nella foto con Verdi), più noto come librettista (Otello, Falstaff, Simon Boccanegra di Verdi, Gioconda di Ponchielli) che come musicista. Musicò Mefistofele e Nerone.

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