Sabato 29 ottobre a Padova la grande festa dei cori veneti

Si tiene a Padova la nona edizione del Festival della coralità veneta, vetrina di un movimento che nella nostra regione conta miglia di praticanti ed esprime formazioni di livello artistico notevole.

Sabato 29 ottobre a Padova la grande festa dei cori veneti

Oltre diecimila cantanti riuniti in 328 formazioni. Sono i numeri della coralità veneta, o almeno di quella affiliata all’Associazione per lo sviluppo delle attività corali (Asac) della nostra regione. Un’attività imponente non solo per quantità ma anche per qualità, se è vero che sono molte, tra le compagini nostrane, a raccogliere consensi e premi in tutta Italia.

Questo importante movimento culturale sta vivendo uno dei suoi principali momenti di visibilità e aggregazione con il Festival della coralità veneta, rassegna biennale itinerante che per la sua nona edizione fa tappa a Padova, in sala dei Giganti al Liviano. Dopo la “sfilata” non competitiva di domenica 23, il festival prevede tra il 29 e il 30 la gara canora vera e propria. Venti cori presentano ventidue progetti che abbracciano ogni genere musicale, dalla polifonia sacra agli arrangiamenti jazzistici. «È certamente giusto premiare i percorsi artistici dei cori più meritevoli, tuttavia lo spirito della manifestazione è legato più al concetto di festa che a quello di concorso – spiega Alessandro Kirschner, noto direttore di coro e membro della commissione artistica dell'Asac – Il festival è, prima di tutto, un’occasione per incontrare altri coristi e direttori e ascoltare ciò su cui stanno lavorando, ricevendone nuovi stimoli. La stessa giuria non si limita ad assegnare un voto, ma esprime un parere tecnico che include suggerimenti e linee d’indirizzo per aiutare i cori a migliorarsi».

«Il concerto è un appuntamento sempre molto partecipato. Ma vale la pena di venire anche alle selezioni di sabato (dalle 10.30 e dalle 16) e di domenica (dalle 10 e dalle 14.30). I cori si succedono ogni venti minuti circa e sono tutti di alto livello. Per quanto riguarda i programmi, posso anticipare che le proposte sono decisamente varie. In generale c’è una bella rivalutazione di autori veneti sia storici sia contemporanei, presenti sia con brani originali sia in veste di arrangiatori».

Il senso del festival lo si coglie bene durante il concerto di gala della domenica pomeriggio (ore 17), al quale sono ammesse le formazioni che alle selezioni ottengono i punteggi migliori e che, normalmente, vede la platea affollata di coristi delle compagini escluse.

Alle composizioni liturgiche di due di essi, il fondatore di Asac-Veneto Efrem Casagrande e il suo successore Bruno Pasut, il festival dedica il concerto di sabato 29 ottobre alle 20.45 nella chiesa dei Servi di Padova. Tutta la manifestazione è a ingresso libero.

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