Disoccupati in calo, Poletti: dati incoraggianti dopo anni

Tasso in discesa al 12,6 per cento. Il ministro commenta i dati Istat: «Nei prossimi mesi potremo anche vedere l'effetto pieno delle misure varate dal governo con la riforma del lavoro e con la legge di stabilità».

Disoccupati in calo, Poletti: dati incoraggianti dopo anni

A gennaio il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 221 mila, diminuisce dello 0,6 per cento rispetto al mese precedente (-21 mila) mentre aumenta dello 0,2 per cento su base annua (+7 mila). Lo rileva l'Istat.
Il tasso di disoccupazione è pari al 12,6 per cento. Dopo il calo di dicembre, a gennaio il tasso di disoccupazione diminuisce ancora di 0,1 punti percentuali, tornando sullo stesso livello di dodici mesi prima.
Nel quarto trimestre 2014, per il terzo trimestre consecutivo, il numero di occupati cresce su base annua di 156.000 unità (+0,7 per cento). Al più marcato aumento dell'occupazione nel Nord (+0,7 per cento, pari a 84.000 unità) e nel Centro (+1,2 per cento, pari a 56.000 occupati) si associa quello contenuto nel Mezzogiorno (+0,3 per cento, pari a 16.000 unità).
La crescita dell'occupazione riguarda entrambe le componenti di genere, in particolar modo le donne (+1,0 per cento, pari a 91.000 unità).
L'incremento dell'occupazione riguarda gli italiani (+44.000 unità) e gli stranieri (+113.000 unità), quest'ultimi sia uomini sia donne (+73.000 e +40.000 unità, rispettivamente).

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni scende al 43,3 per cento (era il 43,5 per cento nel quarto trimestre 2013); nelle regioni meridionali i giovani 15-24enni in cerca di lavoro rappresentano il 54,4 per cento delle forze lavoro (somma di occupati e disoccupati) della stessa classe di età.

Poletti: presto nuovi segnali grazie alle riforme del governo
«Il lieve incremento registrato anche a gennaio (+ 11 mila rispetto al mese di dicembre) porta ad un aumento complessivo di 131 mila occupati su base annua. È un risultato incoraggiante dopo diversi anni di caduta dell'occupazione, che, insieme ai segnali positivi di crescita della produzione industriale e della fiducia di imprese e consumatori, fa intravedere la possibilità di un 2015 migliore per l'occupazione e l'economia, con un quadro di maggiore stabilità in grado di favorire gli investimenti delle imprese».
Così il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, secondo cui «nei prossimi mesi potremo anche vedere l'effetto pieno delle misure varate dal governo con la riforma del lavoro e con la legge di stabilità per sostenere la ripresa e, in particolare, per favorire l'occupazione stabile: la decontribuzione triennale per i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato, la deducibilità dal calcolo dell'Irap e l'introduzione del nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Anche la riduzione della precarietà, a seguito dell'abolizione delle tipologie contrattuali più precarizzanti, potrà favorire la ripresa dei consumi, in quanto dà alle persone una prospettiva più certa e definita».

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Parole chiave: Poletti (21), Istat (60), disoccupazione (59), giovani (290), lavoro (188)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)