La rete ci cambia? La Facoltà teologica del Triveneto organizza un percorso formativo

Il 27 febbraio si chiudono le iscrizioni al corso di formazione per l’aggiornamento degli insegnanti realizzato da Fttr e dipartimento di fisica e astronomia dell’ateneo. A marzo quattro incontri che spazieranno dalla scienza alla teologia, fino alle relazioni.

La rete ci cambia? La Facoltà teologica del Triveneto organizza un percorso formativo

Giunge al quinto anno il ciclo di conferenze sui temi del dialogo scienza-teologia organizzato da Facoltà teologica del Triveneto e dipartimento di fisica e astronomia dell’università di Padova. L’iniziativa, che ha il patrocinio del Miur Veneto, è pensata in particolare per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Dopo aver toccato temi legati alla cosmologia, all’evoluzione biologica e alle neuroscienze e avere raccolto un interesse via via crescente, sia per le sinergie interdisciplinari realizzate che per il numero dei partecipanti, provenienti anche da fuori regione, l’edizione di quest’anno è dedicata alla riflessione sulla rete, nelle sue radici scientifiche, ma anche nel suo impatto sociale e sulla riflessione filosofica e teologica.

“La rete ci cambia?” è il titolo sotto cui si pongono i quattro incontri, che si svolgeranno nel mese di marzo (ogni martedì, dalle 15.30 alle 18), ed è la domanda a cui cercheranno di rispondere i diversi contributi.

«La ricostruzione dello sviluppo della rete, che inizialmente si ebbe soprattutto all’interno al mondo scientifico, evidenzierà anche le novità profonde che essa ha introdotto nei nostri stili di vita – spiega Simone Morandini, docente della Facoltà e coordinatore assieme a Piero Benvenuti, dell’università di Padova, del progetto Scienza e teologia – Si pensi al web: esso ha drammaticamente aumentato le possibilità di accesso a un’enorme varietà di conoscenze, ma ha pure evidenziato il rischio di un overload, un sovraccarico di informazione difficilmente gestibile. Si pensi, ancor più, ai social network: permettono di costruire relazioni anche significative, ben aldilà degli immediati ambiti di prossimità, ma espongono pure al rischio di distorsioni dei rapporti, di una loro banalizzazione. Le stesse complesse dinamiche interculturali della globalizzazione trovano alimento nell’esistenza della rete».

Una situazione ambivalente, dunque, che pone interrogativi forti anche per la teologia: «Come dire Dio nel tempo della rete? E come parlare di chiesa-comunione nel tempo delle comunità virtuali? Ancor più domande si pongono – prosegue Morandini – per tutti coloro che operano nel campo dell’insegnamento e dell’educazione: di fronte a generazioni ormai quasi sempre fatte di “nativi digitali”, spesso più competenti dei loro docenti, come favorire una valorizzazione delle possibilità più stimolanti, piuttosto che la caduta in dinamiche banalizzanti? C’è davvero una sfida educativa, per la quale mancano talvolta gli strumenti e gli spazi di riflessione. Il corso intende offrire qualche contributo in tal senso».

La prima conferenza, martedì 3 marzo, presenterà “Le ambivalenti radici della rete, tra mondo scientifico e militare”, con l’intervento di Mauro Nanni (istituto di radioastronomia - Inaf, Bologna) e “Come la rete cambia la pratica della ricerca scientifica”, con Piero Benvenuti (università di Padova). Il 10 marzo due docenti della Facoltà teologica, Simone Morandini e Paolo Vidali, svilupperanno rispettivamente i temi: “La rete cambia la conoscenza” e “Il linguaggio della rete”. Il 17 marzo Paolo Benanti (università Gregoriana) entrerà nella questione: “Come cambia la pratica della teologia?”. Chiuderanno il ciclo, il 24 marzo, gli interventi di Chiara Giaccardi (università Cattolica del Sacro Cuore) “Come cambiano persone e società?” e di Aluisi Tosolini (filosofo e pedagogista, dirigente scolastico) “Insegnare nel tempo di internet”.

La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria entro il 27 febbraio. Per informazioni: www.fttr.it tel. 049-664116.

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