A Bologna filtri on line contro il gioco d’azzardo

Il comune dice no alle scommesse on line: disattivati i link che consentono l’accesso ai siti dove è possibile fare una scommessa per chi si collega dalla rete wifi comunale Iperbole.

A Bologna filtri on line contro il gioco d’azzardo

Il comune di Bologna dice no alle scommesse on line. E lo fa installando dei filtri alla rete comunale che bloccano l’accesso a tutti quei siti dove è possibile fare una partita a poker, aspettare i numeri per un’estrazione del bingo o una puntata su una corsa.
A chi proverà a collegarsi ai siti proibiti apparirà una scritta: “Il servizio Iperbole Wireless è Slot freE-R e non consente l’accesso a questo sito”. Un avviso che sottolinea l’adesione da parte del comune alla campagna nazionale ‘Mettiamoci in gioco’, alla quale hanno aderito la Sicilia, la Puglia, il Lazio, la Toscana, il Friuli, la Liguria e la Lombardia.
L’estensione della rete wireless del comune di Bologna va da piazza Maggiore a piazza del Nettuno, fino a piazza Minghetti e piazza Galvani. Ed ancora copre l’intero parco della Montagnola, l’area retrostante la Cineteca, i giardini Lorusso e i Giardini Margherita. Spesso chi ha una dipendenza dal gioco d’azzardo fa le sue scommesse dal lavoro o sfruttando postazioni lontane da casa: basta un computer collegato ad internet e 5 minuti di pausa per fare una puntata. Non sarà più così però per tutti i dipendenti del comune di Bologna, né per chi con il proprio pc usufruisce della connessione wi-fi della rete comunale Iperbole.
«Applicare dei filtri è stato molto complicato perché alcuni siti hanno dei nomi che traggono in inganno – spiega l’assessore alla sicurezza e legalità Nadia Monti – I tecnici hanno dovuto trovare tutte le parole chiave e bloccarle. Ma i filtri si potranno però aggiornare nel caso in cui qualche termine fosse scappato…».
L’Emilia-Romagna lo scorso anno si è classificata al quarto posto in Italia per fatturato legato al gioco d’azzardo. È anche per questo che, per prevenire la dipendenza, il comune ha recentemente approvato un regolamento che stabilisce la distanza minima da scuole e ospedali per l’apertura di nuove sale di scommesse e l’obbligo per tutti i commercianti che hanno in affitto spazi comunali di disinstallare eventuali videoslot.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)