Giornata per la vita: Papa Francesco parla di «paternità responsabile», ma il sinodo deve rimodulare l’Humanae vitae

In occasione della giornata per la vita del 1° febbraio, il teologo mons. Giuseppe Trentin, riprendendo l'intervista di papa Francesco di ritorno dalle Filippine in cui ha parlato di «paternità responsabile», approfondisce il tema della "procreazione responsabile" sottolineando l'urgenza di rimodulare i contenuti dell'enciclica Humanae vitae di Paolo VI.

Giornata per la vita: Papa Francesco parla di «paternità responsabile», ma il sinodo deve rimodulare l’Humanae vitae

Di ritorno dal suo viaggio apostolico nelle Filippine papa Francesco ha concesso ai giornalisti che viaggiavano insieme a lui in aereo un’intervista nella quale ha toccato molti temi e problemi, fra gli altri anche quello della procreazione responsabile. «Il cristiano – ha detto – non deve fare figli in serie. Io ho rimproverato alcuni mesi fa una donna in una parrocchia perché era incinta dell’ottavo, dopo sette cesarei. Ma lei vuole lasciare orfani sette? Questo è tentare Dio… Ma guarda, Dio ti da i mezzi, sii responsabile. […] Io credo che il numero di tre figli per famiglia è quello che dicono i tecnici che è importante per mantenere la popolazione. Per questo la parola chiave per rispondere è quella che usa la chiesa sempre, anche io: paternità responsabile. Alcuni credono che – scusatemi la parola, eh – per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli, no? No, paternità responsabile. Questo è chiaro e per questo nella chiesa ci sono i gruppi matrimoniali, ci sono gli esperti in questo, ci sono i pastori e si cerca. E io conosco tante e tante vie d’uscita lecite che hanno aiutato a questo». Citando quindi Paolo VI e la sua condanna dei metodi artificiali di regolazione delle nascite ha precisato: «Il rifiuto di Paolo VI non era soltanto ai problemi personali, sui quali dirà poi ai confessori di essere misericordiosi e capire le situazioni e perdonare. Lui guardava al neomalthusianismo universale che era in corso e che cercava un controllo dell’umanità da parte delle potenze. Paolo VI non è stato un arretrato, un chiuso. No, è stato un profeta».

 

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Parole chiave: Humanae vitae (2), giornata per la vita (8), papa Francesco (301)