Il sindacato sceglie la gente. Sabato la Cisl in cento piazze.

Fare chiarezza nell'intricato puzzle di normative e provvedimenti di cui si sta parlando per quanto riguarda il mondo del lavoro. È questo l'obiettivo dell'iniziativa del sindacato cattolico che abbandona la tradizionale manifestazione italiana per provare un «coinvolgimento diretto di tutto i paese». 

Il sindacato sceglie la gente. Sabato la Cisl in cento piazze.

Questa volta il sindacato cerca il territorio; non un’originalità in assoluto, ma indubbiamente un’opzione che ha anche una valenza politica.

«Di fronte a quanto sta accadendo, soprattutto in tema di lavoro (che non c’è), potevamo scegliere la consolidata modalità della manifestazione nazionale, invece abbiamo preferito orientarci su una presenza diffusa e nella stesso tempo parcellizzata» spiega Sabrina Dorio, segretaria della Cisl di Padova e Rovigo.

Sabato prossimo, 18 ottobre, infatti, si terrà la giornata nazionale di mobilitazione promossa dal sindacato in “100 piazze per il lavoro”, un momento in cui (dalle 9,30 in Prato della Valle), i rappresentanti dei lavoratori incontreranno i cittadini (come recita il volantino) per spiegare come stanno le cose in tema di mercato delle occupazioni e quali sono le proposte della Cisl.

«Siamo fortemente convinti – aggiunge la segretaria – che in questo momento sia decisivo un coinvolgimento diretto di tutto il paese: il lavoro è un tema che interessa, e che deve responsabilizzare le persone, le famiglie, le forze sociali. Noi, come sindacato, sentiamo molto il bisogno di fare chiarezza, di dire apertamente quali sono le nostre posizioni». La piattaforma nazionale che collegherà le 100 piazze è chiara e molto articolata nelle richieste del sindacato. Innanzitutto nessun dubbio sul tanto discusso tema dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori: mantenimento della tutela prevista dall’attuale normativa e reintegro contro i licenziamenti discriminatori e disciplinari.

Vi è poi tutto il tema del lavoro e soprattutto dell’incentivazione occupazionale. «Siamo convinti – aggiunge Sabrina Dorio – che occorra fare chiarezza, eliminando tutte le forme atipiche di lavoro precario: soltanto partendo da questo potremmo veramente puntare a una vera e solida occupazione». Quindi lotta aperta alle false partite iva, ai cococo della pubblica amministrazione, ai cocopro, agli associati in partecipazione. Oltre a ciò: riduzione delle tasse a lavoratori, pensionati e famiglie; più risorse ai servizi per l’impiego; maggiori tutele, formazione e nuovi ammortizzatori per chi perde il lavoro; lotta all’evasione fiscale, alla corruzione, agli sprechi a tutti i livelli; crescita degli investimenti e una nuova politica industriale con infrastrutture efficienti e minori costi sull’energia; contrattazione e partecipazione dei lavoratori nelle scelte aziendali; età pensionabile flessibile, rivalutazione delle pensioni medio basse.

«Questo è un pacchetto molto ambizioso, ce ne rendiamo conto – spiega il segretario della Cisl di Padova e Rovigo – per questo abbiamo scelto di uscire dalle aziende e di andare nelle piazze: abbiamo bisogno di informare, spiegare, dialogare con tutti, perché quello del lavoro non è certo un tema che appartiene soltanto al sindacato».

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