Inaugurato il nuovo ospedale della Bassa padovana

Inaugurato il nuovo ospedale dell’Ulss 17, denominato Ospedali riuniti Padova sud Madre Teresa di Calcutta, punto di riferimento per l’assistenza sanitaria agli oltre 180 mila abitanti dei 46 comuni nella Bassa Padovana. La struttura, realizzata in quattro anni, è costata circa 165 milioni di euro e occupa un’area di 250 mila metri quadrati a Schiavonia, frazione di Este. La fotogallery dell’inaugurazione.

Inaugurato il nuovo ospedale della Bassa padovana

Il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha inaugurato la nuova struttura ospedaliera dell’Ulss 17, denominata Ospedali riuniti Padova sud Madre Teresa di Calcutta, punto di riferimento per l’assistenza sanitaria agli oltre 180 mila abitanti dei 46 comuni nella Bassa Padovana.

La struttura, che è stata realizzata in 4 anni ed è frutto di un investimento di circa 165 milioni di euro, si caratterizza per alcune soluzioni costruttive all’avanguardia, come l'organizzazione flessibile degli spazi interni e la sostenibilità ambientale. Altrettanto innovativo, però, è anche il modello assistenziale che sarà adottato nel nuovo ospedale, basato sul concetto di intensità di cura, mentre il confort e l’accoglienza per i pazienti e i loro familiari sarà su standard di vera eccellenza.

Le caratteristiche dell’opera
Il nuovo polo ospedaliero unico sorge su un’area di circa 250.000 m² tra Este e Monselice. Conformemente con la pianificazione della Regione Veneto, la struttura dispone di 434 posti letto, ai quali si aggiungono i 165 posti letto di lungodegenza e riabilitazione che permarranno nelle sede di Conselve e Montagnana opportunamente aggiornate.

Il progetto del nuovo polo ospedaliero unico è stato definito in funzione della massima flessibilità, per rispondere alla costante evoluzione delle esigenze di assistenza sanitaria determinata dai cambiamenti tecnologici e socio-demografici. La struttura, a sviluppo orizzontale, si compone di tre edifici di due piani fuori terra ciascuno, oltre ad un piano tecnico posto nel sottotetto per l'ubicazione dell'impiantistica e degli uffici.

Confort e accoglienza

Pazienti e familiari vengono accolti all'ingresso da un’ampia piazza, coperta da una suggestiva vetrata con illuminazione e aerazione regolabili, nella quale sono previsti un bar, una farmacia e altri negozi e servizi accessori. Lo sviluppo orizzontale ha consentito di razionalizzare al massimo i percorsi di accesso: dall’ingresso, gli ambulatori (ben 64) sono tutti raggruppati in un’unica area immediatamente raggiungibile, sulla destra, mentre sulla sinistra vi sono gli spazi per i prelievi e la dialisi; sempre all’ingresso vi è anche il CUP. In questo modo gli utenti che accedono all’ospedale per un esame o per una prestazione specialistica hanno un percorso estremamente breve e facile, e in nessun caso devono passare attraverso l’area di degenza.

Quest'ultima, da parte sua, si caratterizza per i più elevati livelli di confort: le stanze sono per il 45 per cento con letto singolo e per il rimanente 55 per cento con due posti letto; nelle stanze doppie inoltre tra i due letti è presente un divisorio a scomparsa - con trattamento antibatterico - per garantire comunque la massima privacy. Ogni letto è inoltre dotato di sistema di videochiamata all’infermiera, connessione a Internet, posta elettronica, TV via cavo e videogiochi (alcuni di questi servizi saranno attivati nel giro di qualche settimana, una volta confermati gli accordi in fase di definizione con i fornitori).

Tra i primi ospedali in Italia per intensità di cura

Con il passaggio al nuovo polo ospedaliero unico sarà inoltre introdotto un nuovo modello organizzativo dell'assistenza, per intensità di cura anzichè per reparto di specializzazione. Si tratta di una delle prime applicazioni in Italia di un modello che trova già importanti riscontri nella letteratura scientifica internazionale in termini di maggiore efficacia delle terapie, ma anche di una migliore uniformità nel trattamento dei pazienti in condizioni similari.

Al momento del ricovero, sia esso programmato o d'urgenza, il paziente sarà classificato secondo il livello di intensità di cura di cui ha bisogno, che sarà definito valutando sia la stabilità delle sue condizioni sia il livello di assistenza infermieristica di cui ha bisogno. Complessivamente saranno 3 i livelli di assistenza in cui saranno suddivisi i pazienti: due di degenza medica ordinaria, con differente livello di intensità, e quindi la terapia subintensiva e intensiva. Fisicamente questi ultimi due livelli saranno insieme, al primo piano, e proprio l'averli messi insieme rappresenta un'altra novità: niente più pazienti che si spostano da un reparto all'altro a seconda dell'aggravarsi o del migliorare delle loro condizioni, ma un livello di assistenza costante e ottimizzato, modulato secondo le esigenze di ogni paziente e con un apporto multidisciplinare dei diversi specialisti. I posti letto saranno 20 per la terapia subintensiva e 18 per la terapia intensiva, destinati soprattutto ai pazienti neurologici e cardiologici più gravi.

16 milioni di euro per le dotazioni tecnologiche

All'eccellenza del modello organizzativo delle cure si affianca un forte investimento per il rinnovamento tecnologico. Tra le dotazioni del nuovo polo ospedaliero unico si segnalano: 64 ambulatori specialistici, 10 sale operatorie più 1 per parti cesarei d’urgenza, 4 sale operatorie di day surgery e altre 4 per la piccola chirurgia. Sul fronte della diagnostica, invece, troviamo 3 sale Tac, 2 sale Rmn (risonanza magnetica nucleare), 2 sale per Radiologia interventistica, 7 sale per Diagnostica Radiologica, 10 sale per Ecografia,1 sala per Ecografia Interventistica e 2 sale per Mammografia. La farmacia dell'ospedale è inoltre gestita tramite un robot. E ancora, l'ospedale è dotato di un sistema pneumatico di trasporto per la distribuzione dei farmaci e dei campioni biologici, senza dunque la necessità per il personale di spostarsi all'interno della struttura. Complessivamente, circa il 70 per cento delle dotazioni è completamente nuovo, con un investimento complessivo di circa 16 milioni di euro.

Sostenibilità ambientale

Infine, un ulteriore elemento per il quale il nuovo polo ospedaliero unico dell'Ulss 17 si pone all'avanguardia a livello nazionale è la sostenibilità ambientale, con un conseguente, significativo risparmio anche sui costi di gestione della struttura. Più in dettaglio, la produzione di acqua calda avviene tramite 810 metri quadrati di pannelli solari termici, ai quali si aggiunge un impianto fotovoltaico da 70 Kw per la produzione di energia elettrica. Il riscaldamento in inverno e il raffreddamento in estate, invece, sono possibili grazie ad un impianto geotermico da 450 Kw, che impiega oltre 900 sonde inserite nei pali di fondazione. Sempre nell'ottica del risparmio energetico si segnalano anche l'illuminazione interna ed esterna completamente a led e l'adozione delle soluzioni più avanzate per l'isolamento termico. Tutto questo, complessivamente, ha consentito di ridurre del 27 per cento il fabbisogno energetico rispetto alla media di un ospedale equivalente.

Inoltre la struttura, con il suo sviluppo orizzontale, minimizza l'impatto paesaggistico e tutto intorno è stata predisposta un'area verde di 90.000 metri quadrati nella quale sono stati piantati 650 nuovi alberi.

I parcheggi sono 1.850, tutti gratuiti.

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Fonte: Comunicato stampa