Padova, il nuovo ospedale non si farà più

Si è tenuta oggi a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, l’attesa riunione del Comitato di Coordinamento per la realizzazione del nuovo polo Ospedaliero di Padova, presieduto dal Presidente della regione Luca Zaia.
Erano presenti tra gli altri l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan, il sindaco di Padova Massimo Bitonci, il vicepresidente della provincia di Padova Mirco Patron, il rettore dell’università di Padova Giuseppe Zaccaria, il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Padova Claudio Dario, tecnici regionali e comunali.
Alla luce delle posizioni emerse da parte del comune di Padova, che ha comunicato di ritenere praticabile esclusivamente la soluzione progettuale di intervenire sull’esistente struttura di via Giustiniani, e di non essere a conoscenza di un sito diverso da quello di Padova Ovest (ritenuto inadatto per vari motivi) ove realizzare un nuovo ospedale, la riunione si è conclusa con la decisione di considerare cessata la validità dell’accordo di programma; di chiudere il lavoro del tavolo di coordinamento, di far cessare la funzione di stazione appaltante a suo tempo assegnata al direttore generale dell’azienda sanitaria di Padova Claudio Dario; di chiedere al comune di procedere quanto prima con la revoca formale degli atti sinora approvati dall’amministrazione sull’argomento.

Una decisione che la regione non ha preso troppo bene, ma che di fatto si è resa inevitabile dopo che il sindaco Bitonci ha ribadito la sua netta chiusura all'ipotesi del nuovo ospedale.
«Senza il comune e le sue competenze urbanistiche – ha commentato Zaia incontrando i giornalisti – è evidente che il progetto del nuovo ospedale di Padova nell’area di Padova Ovest si ferma qui. Non sia mai che si possa in alcun modo andare avanti senza l’ok del comune e quindi dei suoi cittadini amministrati. Da parte nostra abbiamo presentato relazioni tecniche del responsabile dell’edilizia sanitaria della regione Antonio Canini e del direttore Claudio Dario dalle quali emerge che la soluzione “nuovo” sulla vecchia sede (che peraltro conoscevamo perché se ne parla fin dal 2001) presenta non poche problematiche, tra le quali circa 240 milioni di euro di costi in più, tempi di realizzazione attorno a 20 anni contro i 9 del progetto “nuovo su nuovo”, la presenza nell’attuale sito ospedaliero di numerose aree di valore storico e archeologico. Faremo comunque ogni sforzo per dare a Padova la sanità che si merita, ma al momento la prospettiva del nuovo ospedale a Padova Ovest è tramontata».