Partenza sprint di Zaia, depositati 18 progetti di legge

Si è presentato preparato al primo giorno di lavoro come governatore riconfermato. Luca Zaia, di fronte al consiglio regionale, per la prima volta con la sua squadra al completo, ha spiegato di aver depositato 18 progetti di legge che i consiglieri analizzeranno in una seduta straordinaria chiesa dalle minoranze per vagliare il programma. Si va dal lavoro alla sanità, dall'urbanistica ai costi della politica.

Partenza sprint di Zaia, depositati 18 progetti di legge

Sotto i riflettori nella mattinata a palazzo Ferro Fini c’era anche il programma di governo. Ad aprire la relazione a volo d’uccello del presidente Zaia, che più volte ha rimandato al fascicolo da 183 pagine depositato assieme alla candidatura alla corte d’appello è stato il lavoro. «I veneti ci chiedono di non gettare la spugna e noi non abbiamo alcuna intenzione di trascorrere i prossimi cinque anni da curatori fallimentari». Alle 600 mila aziende il governatore ha quindi promesso 764 milioni di fondi europei più altri 600 milioni di fondi regionali che dovrebbero finanziare politiche attive in materia, e ha poi invocato la nascita della Banca del Veneto, perché il «credito non sia delocalizzato assieme alla governance».

Si andrà avanti sul grande tema dell’autonomia regionale cercando di approfittare del «varco» lasciato dalla corte costituzionale che giovedì scorso oltre ad aver bocciato la proposta di referendum sull’indipendenza ha parzialmente ammesso quello sull’autonomia.

Il direttore generale della sanità Domenico Mantoan, attentissimo in sala ospiti, si è sentito ripetere almeno tre volte da Zaia che nascerà l’azienda sanitaria “zero” che coordinerà le sette Ulss provinciali e che verranno rimodulati sia i ticket sia le liste d’attesa per arrivare ad avere appuntamenti per visite specialistiche in nessun caso oltre i 60 giorni. Un tema caldo dato che proprio in questi giorni Mantoan sta incontrando tutti i 21 direttori generali delle Ulss venete per discutere proprio sui tempi d’attesa dove le situazioni più critiche si riscontrano proprio sulle prestazioni ordinarie, fuori dall’urgenza.

E sulla creazione dell’azienda “zero” e la disciplina delle liste d’attesa verte uno dei 18 progetti di legge depositati da Zaia nei giorni scorsi. A questo si affianca quello sulla legge elettorale che introduce la questione di fiducia. Ma il governatore si è occupato anche del taglio dei costi della politica abolendo i vitalizi degli ex consiglieri (da questo mandato per i consiglieri in carica sono già aboliti).

Molte le misure contenute nei progetti di legge in materia di politiche del territorio, tra cui nuove disposizioni per il contenimento del consumo di suolo, la possibilità per i comuni di incentivare lo sgombero delle aree degradate, la moratoria di due anni per piani degli interventi e piani regolatori di nuovi insediamenti abitativi non realizzati, il contenimento dei mega centri commerciali in favore dei negozi di vicinato, la revisione totale dei project financing in atto e dei futuri, la chiusura della commissione di per la Valutazione di impatto ambientale e l’apertura a nuove disposizioni.

Articolate anche le proposte in tema di lavoro, prime tra tutte la riallocazione alla regione di tutte le competenze provinciali, tra cui la gestione delle crisi aziendali e dei contratti di solidarietà. Vengono introdotte anche misure per l’occupazione regionale e una non meglio specificata «revisione del sistema educativo della regione Veneto riconsiderando, in coerenza con la normativa nazionale di riferimento e il quadro europeo, la centralità della persona e coniugando l’istruzione e la formazione professionale». Infine il riordino delle partecipate della regione, con il blocco delle nomine, e delle sedi della stessa regione con l’accorpamento nell’edificio che si trova accanto alla stazione Santa Lucia.  

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