Valdastico nord, primi effetti: l'Autostrada Brescia-Padova controlla i terreni

Con una lettera ai sei comuni vicentini coinvolti, l’Autostrada Brescia-Padova ha di fatto messo sotto controllo l’area su cui dovrebbe sorgere la Valdastico nord. Ogni intervento all’interno della fascia di rispetto dovrà essere preso in considerazione dalla concessionaria. Risultato? Se non un vero e proprio blocco, quanto meno un appesantimento della burocrazia che potrebbe durare quanto la concessione (probabilmente fino al 2026). 

Valdastico nord, primi effetti: l'Autostrada Brescia-Padova controlla i terreni

Dopo un mare di parole, spesso dai toni forti, e una valanga di carta (il progetto preliminare riempie svariati scatoloni), la Valdastico nord piomba con tutto il suo peso sul territorio e inizia a far sentire i suoi effetti. Molto concreti.

La lettera. Lo sanno bene i sindaci di Piovene Rocchette, Caltrano, Cogollo del Cengio, Valdastico, Rotzo e Pedemonte, comuni in gran parte in piena campagna elettorale, ai quali nei giorni scorsi la concessionaria per l’A31 nord, l’Autostrada Brescia-Padova spa presieduta dal sindaco di Verona Flavio Tosi, ha inviato una lettera. La missiva, datata lunedì 5 maggio, fa riferimento all’approvazione del progetto preliminare da parte del Cipe (il comitato interministeriale per la programmazione economica) che risale al marzo 2013, ma soprattutto comunica ai primi cittadini quali sono le aree del territorio comunale su cui, con effetto immediato, la giurisdizione appartiene completamente alla concessionaria stessa. Motivazione? L’apertura dei cantieri per costruire l’arteria, chiaramente. L’arrivo in valle delle ruspe è tutt’altro che imminente, beninteso. Tanto più che ancora non esiste un progetto definitivo (a cui dovrà comunque seguire l’esecutivo) che la Brescia-Padova spa avrebbe dovuto presentare entro lo scorso giugno per rendere valida l’approvazione del Cipe. Tuttavia il “blocco” delle aree interessate è in vigore da subito, per cui ogni intervento previsto da comuni o privati dovrà passare al vaglio della concessionaria. Risultato? Se non proprio di blocco totale, si può parlare quanto meno di appesantimento burocratico.
[Nella foto: in giallo la fascia di rispetto dell'opera nel comune di Cogollo dl Cengio, che comprende tutti i terreni sotto la giurisdizione della concessionaria Brescia-Padova]

Il servizio completo nel numero in distribuzione in edicola e in parrocchia da sabato e disponibile on line.

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