25 novembre, assemblea diocesana in Cattedrale: tre profumi per camminare

Tre i passaggi-chiave dell'assemblea diocesana di sabato 25 novembre: il rendimento di grazie per il mandato 2013-18 degli organismi di comunione, le indicazioni per il rinnovo degli organismi stessi, la presentazione di un testo sulla parrocchia. Ne parliamo con il vicario per la pastorale don Leopoldo Voltan.

25 novembre, assemblea diocesana in Cattedrale: tre profumi per camminare

È un “intreccio di profumi” l’assemblea diocesana di quest’anno. Tre, in particolare, quelli attorno a cui – questo sabato in Cattedrale (dalle 9.30) – sono convocati i membri degli organismi di comunione, gli operatori pastorali e i presbiteri. Tre “profumi” in dialogo con il tempo di cambiamento che stiamo vivendo e nel quale la chiesa di Padova... prova a delineare il futuro. Con uno stile corale.

Profumo di…

«Il profumo è una bella immagine per parlare della nostra fede – spiega don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale – Non lo vediamo, non lo tocchiamo… ma di un profumo si intuisce subito se è gradevole oppure no. Se ci fa stare bene o ci infastidisce. Il profumo ci abitua a qualcosa di diverso. La fede è quel profumo che rende gradevole un incontro. Non serve altro». Nascono da questa premessa i tre “profumi” che animano l’assemblea diocesana e che raccontano ciò che sta vivendo la chiesa di Padova.

«C’è il profumo che dice gratitudine per il quinquennio vissuto dagli organismi di comunione – continua don Leopoldo – È il profumo che sale a Dio. C’è poi il profumo del deserto. È difficile immaginarlo, ma richiama un tempo in cui si cammina verso la terra che Dio indica. Il deserto è quello delle nostre certezze, delle impostazioni da cui non vorremmo staccarci… Qui si respira il profumo dell’inventarci una nuova strada, accompagnati dal Signore. E poi c’è il profumo di chi dona tutto, come ci viene raccontato nel vangelo di Giovanni che accompagna il nostro anno pastorale: “E tutta la casa si riempì del profumo…”. Qui respiriamo il dono totale, la sovrabbondanza. Questo profumo richiama gli “esercizi di fraternità” che stiamo vivendo come chiesa di Padova: il sinodo dei giovani, il rinnovo degli organismi di comunione e il tempo della fraternità nel cammino di iniziazione cristiana».

Gratitudine, deserto, dono

L’assemblea – accompagnata dai tre “profumi” – prevede questi tre momenti: la consegna al vescovo Claudio, da parte dei vicariati, delle verifiche dei cinque anni di cammino. «La verifica è stata fatta anche dalle parrocchie, nei consigli pastorali parrocchiali e in quelli per la gestione economica, ma questa “rimane in casa” per essere consegnata ai nuovi organismi. In assemblea avviene, attraverso il lavoro dei vicariati, una consegna simbolica di tutto il quinquennio vissuto dalla nostra chiesa».

Alla verifica del cammino degli organismi di comunione si affianca uno sguardo al loro rinnovo in parrocchia, unità pastorale e vicariato, per il quale è stato predisposto un testo di accompagnamento che viene consegnato questo sabato. «L’impianto del rinnovo è quello di cinque anni fa, con opportuni aggiustamenti legati al fatto che la chiesa, come il mondo, è cambiata. Da sottolineare ci sono questi passaggi: i candidati che hanno accettato di essere in lista per il consiglio pastorale parrocchiale vengono presentati contemporaneamente in tutta la diocesi la prima domenica di quaresima, che è anche l’inizio della “settimana della comunità”; il 22 aprile, di nuovo insieme tutta la diocesi, c’è la presentazione dei consigli eletti alle comunità».

Si apre un cammino

Durante l’assemblea, il vescovo Claudio presenta e consegna anche uno “strumento per la consultazione” che ha come “tema” la parrocchia. «È una bozza di lavoro – si legge nella premessa – che prova a raccogliere alcune riflessioni sulla centralità della parrocchia in questo tempo.

Sono “appunti di viaggio”, un viaggio ancora iniziale, che ha bisogno del contributo di tutti per approdare alla terra che il Signore ci indicherà». Questo testo, che è accompagnato dalle “intuizioni geniali” della Evangelii Gaudium, viene messo in mano a ogni parrocchia e realtà diocesana «con la convinzione – continua la premessa – che solo insieme si può camminare». Ecco, quindi, che dopo un primo giro di condivisione del testo con vari soggetti, ora viene consegnato alle parrocchie.

A ciascuna viene chiesto, fino a febbraio 2018, di prenderlo in mano e, con l’aiuto di alcuni spunti di confronto, dare il proprio contributo. «Con questo lavoro – conclude don Voltan – proviamo a delineare il futuro. I contributi che giungeranno, saranno messi insieme a quelli provenienti dal sinodo dei giovani, attraverso l’assemblea sinodale. Il vescovo Claudio valorizzerà tutto il percorso, arrivando alla stesura di un testo».

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