A Grumolo Pedemonte e Zugliano si impara col service learning

Un approccio pedagogico nuovo che aiuta i bambini a farsi portavoce e mediatori di messaggi di cittadinanza attiva con il mondo degli adulti: con il service learning si individuano problemi concreti e si trovano soluzioni. Come stanno sperimentando con successo gli alunni delle scuole dell'infanzia di Grumolo Pedemonte e Zugliano.

A Grumolo Pedemonte e Zugliano si impara col service learning

Si chiama service learning ed è un approccio metodologico utilizzato nelle scuole parrocchiali dell'infanzia di Grumolo Pedemonte e di Zugliano, che verrà anche presentato all'università di Verona come esempio di buone prassi da seguire.
Un approccio che integra la proposta educativa della scuola e viene applicato per tutto l'anno di attività. Un modo nuovo di fare e pensare la scuola, nei contenuti, ma anche nei metodi. Sono i bambini i protagonisti: individuano il problema da risolvere e insieme alle insegnanti cercano la soluzione e la mettono in atto in collaborazione con realtà esterne. È un portare all'esterno la scuola e contemporaneamente accogliere l'esterno all'interno.

Ma quali sono i problemi individuati dai bambini?
Si parte dalla realtà, dal vissuto, da quello che percepiscono i bambini stessi: un parco giochi devastato, il modo di cenare diverso nelle famiglie, la presenza di tanti maschi rispetto alle bambine a scuola. È proprio da qui che sono partite le due scuole: «Andando in passeggiata con i bimbi – racconta Serena Bianchetto, coordinatrice e insegnante alla scuola Sacro Cuore di Zugliano – abbiamo notato che il parco giochi comunale non era ben curato. Si è deciso quindi di trovare una soluzione: abbiamo scritto delle nuove regole in rima, abbiamo incontrato il sindaco e poi in una cerimonia ufficiale apposto le regole. Infine abbiamo dato anche un nome all'area, parco dei diritti dei bambini, e questo ci ha dato lo spunto per individuare il tema di quest'anno: i diritti dei bambini».

All'estero il service learning è una pratica molto diffusa, qui in Italia invece è adottata da poco e soprattutto nelle scuole di secondo grado.
Attraverso questo approccio i bambini diventano educatori degli adulti e si fanno mediatori di messaggi di cittadinanza attiva verso l'esterno.
E questo è quanto hanno riscontrato anche le insegnanti delle due scuole parrocchiali: c'è un maggior rispetto delle regole, si crea rete con altre realtà del territorio e si cala la scuola all'interno di un contesto più ampio, quello della comunità. «Nel nostro caso – interviene Martina Garzotto, coordinatrice e insegnante della scuola Maria Immacolata di Grumolo Pedemonte – quest'anno siamo partiti da una problematica molto semplice vissuta all'interno della scuola: abbiamo più bambini che bambine. Su 88 iscritti ben 56 sono maschi. Come attirare la loro attenzione? Che proposta accattivante proporre? Abbiamo pensato al sistema solare e quindi la programmazione seguirà il tema “Con il naso all'insù”. Conosceremo la scienza attraverso dei giochi e con l'aiuto di esperti capiremo la realtà che ci circonda. Faremo vedere che i pianeti e le stelle non sono poi così lontani e la scienza stessa non è qualcosa di noioso. Prima però partiremo dal “pianeta Io”: chi sono, da dove vengo, cosa vorrei fare? Già l'anno scorso, lavorando sul cibo e l'alimentazione, ci siamo resi conto che questo approccio porta un contributo migliorativo nei bambini: con l'alimentazione hanno capito che mangiare insieme vuol dire condividere un pasto, ma anche un tempo. Quest'anno invece dovrebbero vedere la scienza come qualcosa di piacevole che può aiutarli ad osservare e comprendere il mondo attorno».

Il service learning necessita di una piena collaborazione con realtà esterne: dai nonni del paese che raccontano com'era la famiglia e come si cucinava, agli esperti delle stelle o i tecnici del comune.

«Compito della scuola dell'infanzia – conclude la coordinatrice di Grumolo Pedemonte – è aiutare il bambino a raggiungere la piena realizzazione personale. Individuare un problema reale e trovare una soluzione li può aiutare a diventare cittadini attivi e partecipi, che sappiano convivere in una società civile e rispettare quel primo e più prezioso bene comune, che è il creato».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: materne (1), grumolo pedemonte (1), scuola dell'infanzia (4), zugliano (12), educazione (100)