A Schiavonia sono i bambini i protagonisti della festa

La parrocchia di Schiavonia è in festa dall'8 al 12 settembre per celebrare la Natività di Maria. La sagra, che vanta una lunga tradizione, è per i parrocchiani un momento di gioia da condividere insieme, con la speranza di rivitalizzare la comunità della piccola frazione.

A Schiavonia sono i bambini i protagonisti della festa

Fare festa insieme per rianimare la comunità: è questo l’obiettivo che i parrocchiani di Schiavonia, piccola frazione del comune di Este, si sono proposti di raggiungere, organizzando anche quest’anno la sagra in onore della Natività di Maria.
L’appuntamento, in programma da venerdì 8 a martedì 12 settembre e che vanta una lunga tradizione, raccoglie ogni anno circa una quarantina di volontari, ciascuno dei quali mette a disposizione il proprio tempo e le proprie abilità per fare in modo che la sagra sia un’occasione di gioia e di condivisione.

«La comunità – spiega don Alberto Giacomello parroco oltre che di Schiavonia anche di Ca’ Oddo e Marendole – ha sempre sentito la sagra come un momento di forte identità, in cui sentirsi parte di una grande famiglia. E in effetti il clima che si respira è proprio quello della fraternità, capace di coinvolgere anche le persone che durante il resto dell’anno non frequentano la parrocchia».

Se da un lato l’allestimento dello stand gastronomico e la gestione della cucina favorisce, quindi, l’aggregazione tra i parrocchiani, dall’altro la sagra conserva una forte impronta spirituale.
A inaugurare i festeggiamenti in onore della Natività della Beata Vergine Maria sarà, infatti, la messa di venerdì 8 settembre. Alle 18.30 i fedeli si daranno appuntamento in chiesa per celebrare la loro patrona con una liturgia in cui ad avere un ruolo da protagonisti saranno i bambini sotto ai sei anni, che, attraverso una preghiera particolare, saranno affidati a Maria Bambina.
La ricorrenza della Natività della Vergine rappresenta quindi un’occasione per accogliere e stringere in un abbraccio spirituale i bimbi della comunità; tuttavia i parrocchiani sono invitati ad accostarsi all’altare non soltanto in occasione della festa, ma anche la domenica successiva, partecipando alla celebrazione delle 9.30 oppure a quella delle 11.

Accanto alle proposte di fede non mancano le occasioni di svago e di divertimento, a cui le famiglie di Schiavonia partecipano volentieri.
Durante le cinque serate della sagra, oltre allo stand gastronomico, che offre un ricco menù di specialità locali, sarà attiva la pesca di beneficienza allestita dai giovani della comunità. I più piccoli, invece, avranno a disposizione alcune attrazioni, tra cui l’intramontabile giostra a catene.

Ma al divertimento si accompagna anche la solidarietà: accanto allo stand verrà allestita anche una mostra fotografica dedicata alla missione di Dodoma, in Tanzania, dove da più di trent’anni opera suor Marta Albertin, originaria proprio della piccola frazione, che continua a portarla nel cuore e a sostenere economicamente il suo impegno in Africa.

Parte del ricavato della festa sarà infatti devoluto, come ogni anno, ai progetti della missione. Il resto del ricavato servirà, invece, a finanziare la ristrutturazione del piccolo centro parrocchiale usato sia per il catechismo, sia per le feste parrocchiali.

A dire il vero, durante l’anno non sono molte le occasioni di ritrovo e di aggregazione per la comunità di Schiavonia, che, con i suoi 900 abitanti rischia di essere schiacciata dalle vicine città di Este e di Monselice.
«Questa è una realtà composta perlopiù da persone anziane – spiega il parroco – per cui è difficile organizzare manifestazioni».
Tuttavia la sagra riesce ancora a svolgere quel compito di collante, favorendo la collaborazione. «I volontari che si danno da fare – conclude don Alberto – vivono questo momento con entusiasmo, con la voglia di stare insieme e anche con una punta di orgoglio. L’orgoglio di dimostrare che anche a Schiavonia si fa qualcosa di bello».

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