A Valstagna cinque comunità sono unite fino a giugno nella preghiera

L'unità pastorale ha inaugurato gli incontri mensili di preghiera dal titolo “Una sosta che rinfranca”. Il tema della riflessione coinvolge anche i ragazzi del catechismo, protagonisti del cammino d'Avvento “Coraggio, fermati!”

A Valstagna cinque comunità sono unite fino a giugno nella preghiera

Attività a riposo e cuori in ascolto nell’unità pastorale di Valstagna che venerdì 2 dicembre ha inaugurato il cammino di preghiera “Una sosta che rinfranca”.
La proposta, ispirata agli orientamenti pastorali diocesani, offre ai fedeli di Carpané, Cismon del Grappa, Costa, Oliero e Valstagna sette appuntamenti mensili, da dicembre a giugno, all'insegna della preghiera e della meditazione della Parola.

«Questo percorso – spiega il parroco moderatore don Patrizio Bortolini – è nato sia dal bisogno di ritrovare la calma interiore capace di rigenerarci alla fede, sia dal desiderio di conoscerci meglio e di rinsaldare i legami fra le cinque comunità. Le occasioni di incontro, purtroppo, non sono molte a causa dei tanti impegni parrocchiali, ma ogni mese ci sposteremo nelle varie parrocchie e durante le serate di incontro tutte le altre attività verranno sospese proprio per favorire la partecipazione».

Una partecipazione che al primo appuntamento, nella chiesa di Oliero, ha superato le aspettative sia del parroco, sia del consiglio pastorale unitario, radunando anche i parrocchiani provenienti dalle comunità più lontane.
Circa una sessantina di fedeli ha accolto volentieri la proposta: coppie, famiglie, giovani e anziani felici di condividere insieme un'esperienza di fede che nei prossimi mesi approfondirà sempre di più l’importanza del silenzio interiore come primo passo verso un ascolto maturo e consapevole della Parola.

Il tema della sosta non coinvolge soltanto gli adulti e gli operatori dell’unità pastorale, ma anche i ragazzi del catechismo.

A loro è dedicato il percorso d’Avvento dal titolo: “Coraggio, fermati!”, un cammino in quattro tappe, i cui simboli sono una panchina e un segnale di stop, per riflettere sul vero senso del Natale. Al posto della normale catechesi, i ragazzi si danno appuntamento ogni domenica mattina alle ore 9.30 in una sala vicina alla chiesa di Valstagna dove fanno le attività preparate dai loro catechisti e animatori Acr per poi partecipare tutti insieme alla messa delle 11.

Un’altra attività capace di unire il bisogno di sosta alla riscoperta del significato autentico del Natale è la chiarastella, a cui partecipa un buon gruppo di persone.
Quest’anno gli auguri portati alle famiglie avranno la forma dell’“appendiporta” messo a disposizione dall’ufficio diocesano. Sul cartoncino colorato da agganciare alla maniglia d’ingresso, oltre a una benedizione di San Francesco, è riportato l’invito a vivere il Natale come un’occasione per entrare nella propria casa “interiore”.

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