A Voltabrusegana un Avvento fatto di profumi

Quattro essenze per altrettante domenica di Avvento. Un'iniziativa che trasformerà le messe delle 11.45 grazie a una chiesa completamente cosparsa via via di lavanda, rosmarino, pino mugo e arancia. «Destinatari principali di questo nuovo modo di vivere l'eucaristia – spiega  il parroco don Lorenzo Voltolin – sono i giovani. È il loro il linguaggio più adatto a essere accostato questa modalità di preghiera attraverso il corpo».

A Voltabrusegana un Avvento fatto di profumi

Lavanda, rosmarino, pino mugo e arancia. Sono questi i profumi che invadono la chiesa di San Martino a Voltabrusegana durante le messe delle 11.45 ogni domenica di avvento.

Si chiama, infatti, “Profumo, parola, preghiera” l’itinerario suddiviso in quattro celebrazioni che coinvolge i giovani della parrocchia cittadina. Un modo per lasciarsi inebriare dal profumo della grazia. «La comunità – racconta il parroco don Lorenzo Voltolin – ha già esplorato, cogliendone l’importanza, dei percorsi di spiritualità non astratti, ma sensoriali, grazie a immagini, video e opere artistiche. Celebrazioni come queste ci fanno ricordare come anche il nostro modo di vivere la spiritualità passi attraverso il corpo».

Celebrazioni domenicali destinate soprattutto ai giovani: «Sono proprio i linguaggi dei giovani – ammette don Lorenzo – i più attinenti alla dimensione dei sensi e delle emozioni. Anche per me queste celebrazioni sono utili per vivere un momento di spiritualità un po’ diverso». Le messe sono animate dal coro giovani, l’intera chiesa viene profumata con gli aromi e, al termine, della celebrazione a ogni partecipante viene consegnato un braccialetto imbevuto dell’essenza, per prolungare l’esperienza anche a casa.

L’alliterazione “Profumo, parola, preghiera” che inizia con il profumo, “forma unica di percepire la vita, per descrivere chi siamo e chi è Dio”, prosegue con la Parola: «Dio parla all’uomo attraverso il mondo della vita e delle emozioni, dei ricordi e delle percezioni». La risposta dell’uomo è la Preghiera, anche attraverso le semplici frasi che nascono dal vissuto di ogni giorno. Ogni profumo è legato al Vangelo della domenica: si parte, con la prima di avvento, con Gesù che invita a vegliare e pregare, in attesa dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle.

Il profumo scelto è la lavanda, ottimo sedativo, capace di placare la tensione con la sua azione riequilibratrice. La parola è “libertà”. Il secondo profumo è il rosmarino, che attiva la memoria e purifica il fegato e la digestione, aroma che ben si abbina con l’esperienza umana del Battista. La parola scelta è “perdono”. Per la terza domenica di avvento la parola che accompagnerà l’annuncio del battesimo di Giovanni Battista è “onestà”, mentre l’essenza è il pino mugo, dalle fortissime proprietà medicinali. A pochi giorni dal Natale, con la quarta domenica di avvento, l’aroma dolce e solare dell’arancia farà da sfondo alla visita di Maria alla cugina Elisabetta. E non poteva che essere “gioia” la parola prescelta.

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