A un mese dalla Settimana della comunità

Manca un mese alla Settimana della comunità 2018. Pronta la proposta. Don Voltan: «Attorno a Gesù riflettiamo sul nostro stile di cristiani»

A un mese dalla Settimana della comunità

Meno 30. Manca esattamente un mese alla seconda edizione della Settimana della comunità. Come già lo scorso anno, anche in questo 2018 la diocesi di Padova propone a tutte le parrocchie di vivere un inizio di quaresima, a partire proprio dal mercoledì delle Ceneri, all’insegna delle relazioni e della riflessione sul proprio stile di essere comunità.

E gli spunti di riflessione di certo, in questo inizio d’anno, non mancano. «Sono due i grandi fronti di impegno per tutte le parrocchie, in questo momento – spiega don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale – Da un lato la riflessione sull’identità stessa della comunità, per facilitare la quale all’assemblea diocesana di novembre è stato distribuito lo strumento per la consultazione La parrocchia. Dall’altro c’è il rinnovamento quinquennale degli organismi di partecipazione che proprio in queste settimane che precedono la quaresima entrerà nel vivo».

L’idea di porre proprio in questa collocazione temporale (14-20 febbraio) la Settimana si è dimostrata convincente.

«È vero, l’inizio della quaresima – riprende il vicario – può rivelarsi un momento intenso per le singole realtà. Ma rimane prezioso vivere questa esperienza mentre si apre un tempo forte per la vita della chiesa tutta, un tempo di rinnovamento e di conversione, che ci riporta naturalmente alle radici stesse dell’essere comunità».

Parole che rimandano quindi alla motivazione e agli obiettivi che motivano la Settimana della comunità. Allargare la partecipazione alle iniziative parrocchiali o alle messe domenicali non è compito di questa proposta. Si tratta piuttosto di ritrovarsi per dare vita a un momento di ricerca su come oggi costruiamo la nostra comunità. Sullo stile con cui viviamo la fede e sulla qualità delle relazioni. Più che la ricerca di un risultato visibile immediatamente, grazie a un programma particolare, l’invito è quello di aprire processi nuovi, che daranno i loro frutti in futuro». In altre parole, aggiunge don Leopoldo, «la Settimana è il momento giusto per fermarsi accanto a Gesù, mettendo il vangelo al centro. È l’incontro con Gesù che fonda la nostra comunità, nelle dinamiche normali ed essenziali della vita comunitaria, nelle relazioni calorose e vere tra di noi».

Come si legge nel materiale già distribuito attraverso il sito diocesano, la proposta rimane libera e gratuita. Ma ci sono degli elementi che non dovrebbero mancare nella Settimana di ogni comunità. Anzitutto la chiesa aperta dal pomeriggio alla sera (per esempio, 18-21) con la possibilità di confessarsi per chi decide di fermarsi.

Quindi le tre celebrazioni. Nel mercoledì delle Ceneri viene consigliato di dare centralità alla Parola con l’intronizzazione del vangelo e la presenza di un membro del consiglio pastorale a spiegare il senso della Settimana; per le comunità che lo desiderano si può pensare un ritiro di quaresima nel pomeriggio. Nella domenica prima di quaresima, il consiglio è quello di vivere una celebrazione distesa e senza fretta (anche togliendo altre messe) con un momento per stare insieme a seguire. Questa sarà anche l’occasione per presentare le liste dei candidati per il nuovo consiglio pastorale parrocchiale. Infine la celebrazione conclusiva della Settimana in vicariato (il 20 febbraio) sul vangelo della Trasfigurazione.
Alla conclusione della Settimana della comunità, si può organizzare un momento di convivialità con gli operatori pastorali e tutte le persone che vivono e si impegnano nel servizio.

Gli strumenti non mancano: dalla lettura continuata del vangelo di Marco a una semplice preghiera o una cena in famiglia, da un film (scrivendo a infocus@diocesipadova.it si può richiedere un elenco di titoli con indicazioni specifiche per raccordarli al tema della fraternità) o una lettura animata alle settimane di fraternità per giovani.

Senza dimenticare che con le Ceneri prende il via la quaresima di fraternità promossa dal centro missionario diocesano, intitolata “Assetati di fraternità”, di cui fa parte anche il progetto “Fratelli IN Italia”, un’azione teatrale di produzione diocesana che unisce giovani e migranti grazie alla collaborazione con l’ufficio comunicazioni sociali e l’ufficio di pastorale dei migranti. Durante tutto il tempo di quaresima torneranno anche le meditazioni quotidiane per giovani e adulti di “Un attimo di pace”.

Infine si potranno replicare, su scala vicariale i due laboratori sull’esortazione apostolica Evangelii gaudium che centro missionario e ufficio delle comunicazioni hanno promosso con successo a Ponte di Brenta lo scorso novembre: chi è interessato può scrivere a cmd.sam@diocesipadova.it. Entro metà febbraio, a Padova, uscirà anche l’instant book delle edizioni Paoline con le meditazioni tenute da padre Ermes Ronchi a novembre, le indicazioni per i due laboratori e alcuni contributi multimediali.

Dalla prossima settimana, La Difesa accompagnerà l’avvicinarsi della Settimana della comunità con un percorso dedicato alla riflessione sulla comunità e al rinnovo degli organismi.

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