Alle Grazie di Este tre giorni alla riscoperta della devozione per Maria

È un programma attento alla tradizione e all’approfondimento della devozione a Maria quello che si sviluppa alle Grazie di Este nel fine settimana a ridosso del periodo della ricorrenza liturgica per la festa patronale. Per la parrocchia e il suo santuario mariano quest’anno rappresenta fra l’altro un anniversario speciale, e cioè quello dei 300 anni dalla posa della prima pietra per la edificazione dell’attuale edificio sacro.  

Alle Grazie di Este tre giorni alla riscoperta della devozione per Maria

«È una ricorrenza che sentiamo forte come comunità parrocchiale – commenta il parroco don Lorenzo Mocellin – in particolare perché ci impegna a portare avanti una grande tradizione e un ricordo legato anche alla festa di qualche anno fa, con i 90 anni dall’incoronazione dell’icona mariana».

Nella serata di venerdì 8 settembre, festa liturgica della basilica, si svolgerà la tradizionale processione, presieduta dal vescovo Claudio, che attraverserà il centro della città partendo da uno dei luoghi simbolo di Este, e cioè il castello carrarese. Il percorso, con inizio alle 21, si snoda dallo spiazzo centrale nella parte bassa all’interno del cortile, da cui si sposterà in direzione di piazza Beata Beatrice, per proseguire su piazza Maggiore e dirigersi verso la basilica della Grazie.

Sabato 9, la comunità parrocchiale si unisce alla festa dell’Avis dell’Estense che ricorda i 70 anni dalla nascita.
Alle 17, all’interno della basilica, vi sarà la celebrazione dell’eucaristia, dopo di che si formerà il corteo che si dirigerà verso la chiesa di San Martino, dove vi sarà la consegna delle benemerenze associative, a cui seguirà il pranzo sociale. In serata prosegue il programma con la cena per le famiglie dei ragazzi che stanno partecipando al grest di fine estate.

Alle 10 di domenica 10 settembre messa solenne in onore della Madonna e, al termine, benedizione per autoveicoli e motoveicoli. Alle 21 appuntamento nei cortili del patronato con la commedia in dialetto veneto Assa che la se goda messa in scena dal gruppo teatrale Ospedaletto ci prova, per la regia di Francesco Chiodin.

Nel frattempo ha preso il via l’appuntamento per i ragazzi agli ultimi scampoli di vacanza, con l’ormai tradizionale grest di fine estate, che quest’anno s’ispira alla scelta di dare attenzione ai valori della creazione, partendo dal titolo “Detto – fatto. Custodire con amore il creato”.
L’esperienza ha preso avvio domenica 27 agosto per far trascorrere ai ragazzi dai 6 ai 14 anni pomeriggi in allegria fra attività diverse. Il percorso, elaborato dagli animatori della parrocchia delle Grazie, intende far scoprire, alla luce dei messaggi proposti dai testi biblici, il significato degli elementi che costituiscono il creato, per dare un messaggio di salvaguardia della terra, bene comune, che non deve rischiare di essere solo a base di ordini o di imposizioni più o meno pesanti, ma far scoprire la bellezza della creazione e quindi l’importanza della sua salvaguardia.

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