Bastano poche operazioni e un defibrillatore per salvare una vita. Anche in patronato

L’esperienza vincente del circolo Noi di Limena: «Ci piaceva l’idea di trattare argomenti che interessassero molto le persone. Ogni settimana, leggiamo sui giornali le storie di gente che ha salvato la vita a qualcuno con un massaggio cardiaco eseguito in maniera corretta, o per aver fatto respirare un bambino che stava soffocando. Perché non imparare anche noi queste cose?».

Bastano poche operazioni e un defibrillatore per salvare una vita. Anche in patronato

Augusto Masiero, volontario del circolo ricreativo parrocchiale di Limena, affiliato a Noi Padova, confida come l’origine del corso di primo soccorso e successivamente di utilizzo del defibrillatore semiautomatico sia dovuto a una delle principali molle che da sempre fanno camminare il genere umano: la pura e semplice curiosità, che in questo caso, però, può potenzialmente salvare delle vite.

Il percorso, gratuito, pensato per i volontari ma anche per chi semplicemente frequentava il circolo, si è svolto nell’autunno 2016
«C’è stata una buona partecipazione. Grazie alla dottoressa Stefania Barbieri abbiamo trattato argomenti molto interessanti, dalla cura di una semplice contusione o lussazione fino all’intervento nel caso dei bambini si facciano male anche in forma grave. Il pubblico è sempre intervenuto attivamente, con domande specifiche e tecniche».
Particolarmente interessati i genitori, gli allenatori, le persone che, per via del loro lavoro a contatto con la gente, hanno ritenuto opportuno formarsi su questa materia.

Masiero ha un consiglio per altri circoli che stanno meditando di offrire una proposta di formazione sul primo soccorso
«Meglio non puntare sui grandi numeri, ma piuttosto ripetere la proposta in presenza di gruppetti di poche persone: in questo modo, la parte più “pratica”, come la prova del defibrillatore semiautomatico con il manichino, sarà decisamente più fattibile e meno dispersiva».

Il circolo Noi di Limena sta vivendo un momento assolutamente positivo

«Ci sono sempre nuove iniziative e nuove feste, come quella per il grest, per la fine dell’estate o per l’inizio del nuovo anno pastorale. Questi appuntamenti sono pensati in modo particolare per chi vive in maniera distaccata la realtà della parrocchia e in questo modo, in presenza di proposte meno impegnative, può sentirsi chiamato a farvi parte. Dalla mia prospettiva di volontario nel bar, da qualche anno, vedo che con i nuovi percorsi di iniziazione cristiana, con l’aiuto del parroco don Paolo Scalco, vi sono sempre più genitori di bambini piccoli che vengono in patronato. Ci aiuta, per questo, avere a disposizione un patronato con una struttura moderna e gradevole».

Da un anno il circolo Noi di Limena, in collaborazione con la Caritas parrocchiale e il centro d’ascolto vicariale con sede proprio a Limena, propone un nuovo servizio per le famiglie del territorio: un doposcuola.
«Lo scorso anno – racconta Giovanni Sabbion del circolo Noi di Limena – hanno partecipato 27 bambini e ragazzi tra la prima elementare e la terza media, suddivisi in due classi eterogenee per età e sesso, il martedì, il mercoledì e il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18».
Un’attenzione particolare è stata rivolta alle famiglie con qualche difficoltà, in particolare per quelle straniere in cui i genitori non erano in grado di aiutare i figli con i compiti in italiano: «Il progetto ha avuto dei buoni risultati per le singole situazioni scolastiche dei bambini e dei ragazzi, sostenendo e favorendo l’integrazione nel territorio».
Fondamentale è stato il contributo fatto di collaborazione e di partecipazione attiva delle maestre volontarie e di molti ragazzi di Limena che si sono offerti di dare una mano: «Il loro servizio – continua Augusto Masiero – è stato sempre competente e disponibile».
Ora si guarda al futuro, con l’obiettivo di sedimentare le proposte già in corso e di aggiungerne altre ancora: «Una delle attività che ci è più piaciuta riguardava alcune serate a tema che abbiamo fatto coinvolgendo le famiglie. Si è parlato di cyberbullismo, un tema quanto mai importante oggi. Vorremmo replicare con altri argomenti di attualità».

In cantiere per i prossimi mesi ci sono intanto incontri di formazione sulla figura di Gesù in famiglia e in rapporto con i giovani, con uno stile diverso rispetto ad altre proposte di catechesi per adulti.

Guardando al futuro più prossimo, Limena si prepara a celebrare la festa di san Martino, in corrispondenza del prossimo 11 novembre, con le famiglie del territorio, a cui anche il circolo collabora.
In primavera tornerà la “Pasquetta in Tavello” e, in estate, il “Limena’s got talent”, con la possibilità data ai giovani di potersi esibire: «Il desiderio più grande – conclude Masiero – è che tra noi vi siano sempre più ragazzi».

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