Capodanno Caritas. Basta un solo incontro per cambiare la vita

Capodanno Caritas: dal seminario minore di Rubano, il 31 dicembre, partiranno oltre 23 "blitz party" in case di riposo, case di accoglienza, comunità di richiedenti protezione internazionale. Il motore è la solidarietà e la voglia di incontrare dei giovani.

Capodanno Caritas. Basta un solo incontro per cambiare la vita

Dal 2011, a Padova, registra sempre il pienone una festa di capodanno per giovani molto diversa dalle altre. Anche qui c’è compagnia, divertimento, musica e il tradizionale brindisi di mezzanotte, ma l’ingrediente unico che la contraddistingue dai generici cenoni di san Silvestro è la solidarietà, una solidarietà che si vive dentro la dimensione dell’incontro.

Si svolgerà, per il secondo anno consecutivo, nel seminario minore di Rubano il “Capodanno Caritas” per ragazzi dai 18 ai 35 anni. L’idea, ormai collaudata, resta sempre quella: dopo l’arrivo, alle 9.45 del mattino di San Silvestro per un’ora di accoglienza, giochi, attività rilassanti mirate a mettere tutti a proprio agio. Poi, sarà possibile iscriversi a uno dei tanti “blitz party”, pensati per portare, nel corso del pomeriggio, un po’ di allegria in almeno 23 luoghi tra case di riposo, comunità per persone con disabilità, alloggi per persone con problemi di salute mentale o dipendenze, case per minori e comunità che ospitano richiedenti protezione internazionale. Tra questi luoghi ci sarà Casa Maran, l’istituto Luigi Configliachi, l’Opsa, la comunità Biancospino, Raggio di Sole, Abitare il tempo, Glicine, Tau, Il girasole: altre sono in via di definizione. Progettato il “blitz party”, si partirà verso la destinazione dopo un momento di formazione dedicato alla dinamica costitutiva dell’incontro. Si tornerà in seminario alle 19, per il debriefing, la messa alle 20.15 nella chiesa del seminario minore per chi vorrà, poi la cena e animazione ben oltre la mezzanotte.

«La partecipazione è sempre stabile sulle duecento unità – racconta Giorgio Pusceddu della Pastorale dei Giovani e Caritas – che è anche il massimo di persone che possiamo coinvolgere per far sì che tutti vivano il momento di incontro nelle realtà caritative di Padova e Provincia». Si tratta decisamente di un Capodanno diverso dal solito, ma non per questo meno entusiasmante: «Il bello di questa iniziativa è che arrivano da noi persone giovani con storie di vita molto diverse, percorsi molti diversi, che però si sentono tutti ugualmente convocati dalla possibilità di mettersi a disposizione per un giorno. E questo minimo comun denominatore è la porta di ingresso verso tesori che non ci si aspetta. Nessuno va a casa indifferente, come se non fosse successo niente».

Si può dire, insomma, che questa esperienza, per quanto limitata del tempo, abbia lasciato un forte impatto in questi ragazzi?

«Non abbiamo dei dati scientifici – ammette Pusceddu – ma dai feedback che riceviamo leggendo i questionari dei ragazzi, o anche semplicemente dagli incontri che ci capita di avere con qualcuno che ha fatto il capodanno con noi, anche dopo parecchio tempo, si capisce come anche queste poche ore di scambio e di condivisione permette di maturare una maggior consapevolezza. Nell’atto del nostro “blitz party” è possibile toccare con mano le situazioni. Farlo fa bene alla vita, perché apre lo sguardo, la mente e il cuore».

La realtà è che i giovani, anche quelli animati dalle migliori intenzioni, si trovano raramente, nella loro vita quotidiana fatta di studio, sport, famiglia e lavoro, ad incontrare la frontiera della sofferenza:

«Quanti ragazzi parlano di richiedenti protezione internazionale senza averne mai conosciuto uno personalmente, senza averci mai scambiato due parole? O quanti ragazzi non hanno neppure una volta avuto modo di incontrare o di mettersi in gioco di fronte a una persona con disabilità, più o meno grave? Lo garantisco: cambia più la vita un incontro di mille parole. E l’incontro fa parte di un “bagaglio di umanità” che ciascuno si porterà dietro per sempre».

Ci si può ancora iscrivere fino alle 23.59 della sera del 26 dicembre, con un messaggio a info@giovanipadova.it o chiamando il 329/4040706: è comunque consigliato inviare la propria adesione il prima possibile dato che le ultime edizioni hanno sempre registrato un incoraggiante “sold out”.

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