Caritas Padova: #esercizidifraternità, relazioni, non solo prestazioni

#esercizidifraternità: il nuovo "laboratorio di progett-azione" per fare non solo qualcosa per i poveri, ma con loro. Ce ne parla il direttore don Luca Facco.

Caritas Padova: #esercizidifraternità, relazioni, non solo prestazioni

Fare qualcosa per i poveri è importante.

Ancora più importante, però, è fare qualcosa con loro, per mescolarsi, far cadere gli steccati dell’indifferenza e degli imbarazzi, per costruire insieme qualcosa di bello.

Si chiama #esercizidifraternità ed è il nuovo “laboratorio di progett-azione” che Caritas Padova rivolge alle singole parrocchie. La proposta è stata lanciata con forza durante l’ultima assemblea Caritas che si è svolta sabato 11 novembre all’Opsa di Sarmeola, al termine di lunghi mesi nei quali la Caritas diocesana ha incontrato 32 vicariati su 37, ascoltando le voci di 682 volontari. «La cosa che è emersa in tutti i vicariati della diocesi – racconta il direttore di Caritas Padova don Luca Facco – È il valore e l’importanza della Caritas in ogni parrocchia, anche senza un parroco residente. Un piccolo nucleo di cristiani che cercano di educare la comunità ponendo piccoli segni di attenzione, di prossimità, di vicinanza ai più deboli e fragili».

Tante risorse, qualche fatica: «C’è il disagio dei volontari che svolgono il servizio di distribuzione di alimenti e vestiario, un servizio nato molti anni fa che poi si è standardizzato, con poco ricambio di volontari, dove si fa fatica a entrare in contatto e relazione e dove c’è molta burocrazia». I maggiori punti di forza vengono dalle storie di relazione e di vicinanza, nelle quali le comunità si sono messe al fianco di anziani e ammalati, richiedenti asilo, padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro, persone senza dimora. Così, l’attenzione di Caritas Padova si rivolge ancor di più all’importanza del fare rete, suscitando e nutrendo i legami.
In questa direzione si muove il progetto degli #esercizidifraternità.
«Questa iniziativa – racconta don Luca – è stata pensata per intercettare le nuove povertà relazionali, coinvolgendo le parrocchie in uno stile di fraternità.
Dentro questi laboratori non si devono distinguere poveri e ricchi, anzi, si faccia di tutto perché i poveri possano scoprire di essere anche ricchi, mentre i ricchi possano accorgersi di avere anche delle fragilità».

Le attività che compongono il laboratorio devono essere, proprio come dice il loro nome, fraterne, cioè avere connotazioni di informalità, familiarità, parità e gratuità, ma soprattutto puntare sulle relazioni, rivolgendosi non solo ai poveri “economici” ma anche a quelle persone che, nelle comunità che compongono la diocesi di Padova, sempre più sperimentano la solitudine e altre forme di esclusione. Infine, questi #esercizidifraternità dovranno coinvolgere la comunità nel suo complesso.

Il laboratorio sarà costituito da cinque a dieci componenti, provenienti sia dalla parrocchia sia dalla Caritas parrocchiale, supportati da un operatore della Caritas diocesana. Prima il laboratorio andrà progettato dal gruppo parrocchiale, poi, dopo il confronto con Caritas diocesana, sarà attuato coinvolgendo sempre più persone. Le parrocchie con idee da sottoporre a questa sfida possono contattare Caritas Padova attraverso la mail promozione caritas@caritaspadova.it, secondo lo schema scaricabile dal sito.

«Con questi #esercizidifraternità abbiamo l’occasione di uscire dalla logica della “prestazione” per riscoprire nell’incontro un dono reciproco».

Restano puntati i riflettori anche su altre due priorità di Caritas Padova: la formazione e la comunicazione. «Va avanti solo chi si forma, si informa, legge, studia, medita e si confronta – avverte don Luca – non riusciamo a cambiare gli altri, ma possiamo lavorare su di noi. Dobbiamo imparare a superare abitudini e isolamenti».

Imparare a comunicare, poi, è prezioso per contagiare le comunità che circondano l’azione dei volontari Caritas con le buone notizie di cui c’è un disperato bisogno: «Come ci ricorda Gesù – richiama don Luca – la luce non va tenuta sotto il moggio, ma serve per illuminare»

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: caritas padova (3), relazioni (4), poveri (88)