Caritas Padova, l'11 novembre l'assemblea diocesana. Ci sarà anche il vescovo Claudio

Sarà ancora una volta il teatro dell'Opsa a ospitare l'assemblea a cui parteciperanno le Caritas parrocchiali e i volontari dei centri d'ascolto vicariali. L'obiettivo di questo grande "esercizio di fraternità" sarà mettere al centro la relazione con il povero, in uno stile di reale "parità" e senza fermarsi al semplice sostegno.

Caritas Padova, l'11 novembre l'assemblea diocesana. Ci sarà anche il vescovo Claudio

Come ogni anno, centinaia di volontari delle Caritas parrocchiali e dei centri d’ascolto vicariali si riuniranno per l’assemblea annuale Caritas. L’appuntamento è per sabato 11 novembre, dalle 9 alle 12.30, al teatro dell’Opera provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola di Rubano.

Il titolo dell’appuntamento, che richiama gli orientamenti pastorali diocesani, è “Esercizi di fraternità”. Sarà presente anche il vescovo di Padova Claudio Cipolla.

«Il nostro ritrovarci insieme – racconta Lorenzo Rampon, diacono permanente all’interno di Caritas diocesana – sarà un doppio “esercizio di fraternità”, sia perché è un esercizio di fraternità trovarsi insieme tra parrocchie, volontari e Caritas diocesana, condividendo lo stesso ministero, sia perché l’incontro con altre realtà stimola la fantasia e conferma nella fede, rifonda le motivazioni e spinge a riqualificare e innovare il proprio servizio». Al di là delle comunicazioni e degli spunti formativi, è insomma proprio il potersi ritrovare uno dei motivi che di anno in anno spinge Caritas diocesana a rinnovare questo invito: «Lasceremo un ampio spazio per la pausa caffè: questa mezzora è preziosissima per salutarsi, condividere esperienze e pareri, lavorare nella fraternità».

Fraternità: non solo dentro la chiesa, non solo tra volontari. «Gli “esercizi di fraternità” vanno fatti principalmente nei confronti delle persone povere che incontriamo. Gli operatori spesso concentrano tutti i loro sforzi nelle prestazioni da fornire, nell’aiuto da dare alle situazioni di fragilità. Questo però un rapporto sbilanciato: ovviamente c’è qualcuno che aiuta e qualcuno che invece viene aiutato. Vorremo per questo attivare di più l’attenzione per cercare modalità di relazioni più “paritaria”». Questa sensibilità, su cui si lavorerà durante l’assemblea diocesana di Caritas, trova ampia risonanza nel messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale del povero, che sarà celebrata la domenica successiva, il 19 novembre. Il papa, citando san Francesco, ricorda come il “Sole” di Assisi non abbia soltanto deciso di aiutare i lebbrosi che vivevano alle pendici della città umbra, dove oggi sorge Santa Maria degli Angeli, ma decise di andare a vivere con loro: «Francesco – commenta Lorenzo Rampon – ci dice che instaurare relazioni con il povero sia una questione centrale per la conversione della nostra fede: nell’incontro con il povero si tocca direttamente la carne di Cristo».

Don Luca Facco, direttore di Caritas Padova, prenderà la parola per rinforzare il concetto: «Ci piacerebbe presentare – preannuncia Rampon – le esperienze delle Caritas parrocchiali e vicariali che, oltre all’importante distribuzione di alimenti, provano ad innovare la loro relazione con i poveri. Alcune esperienze che si stanno affermando sono quelle dei doposcuola, ma ci sono anche le scuole di italiano per gli stranieri, il pranzo con le persone in difficoltà la domenica, in collaborazione con le cucine popolari, i corsi di cucito o di cucina per le signore immigrate che permettano di instaurare relazioni nelle quali, volutamente, non ci sia una distinzione marcata tra chi aiuta e chi è aiutato».

Molto atteso è anche l’intervento del vescovo Claudio: «La direzione che ci sta dando il vescovo con il suo ministero – osserva Rampon – è mettere al centro le Caritas parrocchiali, in modo che tutte le comunità possano contare sulla presenza di un gruppo, anche se non dovesse esserci un parroco residente. Per il vescovo Caritas rappresenta il ministero della carità, che non dipende dunque dalla passione dei singoli ma risponde a tutta la comunità, a partire dalle relazioni».

All’assemblea dell’11 novembre, sulla scia della necessità di contribuire alla crescita di un modello di assistenza maggiormente basato sulla relazione, dalla Caritas diocesana di Padova arriverà un annuncio rivolto direttamente alle parrocchie: «Offriremo alle Caritas parrocchiali che lo vorranno la possibilità di attivare dei laboratori per creare progetti di socializzazione e animazione secondo lo stile invocato da Papa Francesco».

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