Come un'oasi rinfrescante nel deserto

Con la Pasqua si conclude il percorso di “Un attimo di pace”. E sono già tanti i messaggi di ringraziamento e le risonanze che arrivano da chi ha preso parte alle tante iniziative proposte. C’è chi testimonia l’impatto che i messaggi quotidiani e le “esperienze salvavita” hanno avuto nel cammino verso la Pasqua e c’è addirittura chi chiede che l’esperienza prosegua anche al di fuori di avvento e quaresima.

Come un'oasi rinfrescante nel deserto

Di «autentica oasi rinfrescante in mezzo al deserto» parla Antonio, mentre Luciana racconta: «Collaboro con piacere in parrocchia, ma sento di aver bisogno in questo momento di un aiuto spirituale al di fuori dell’ambiente». Luna aggiunge: «È molto bello svegliarsi al mattino e trovare la frase del giorno che ti accompagna». Camilla, infine, sottolinea «come questi commenti siano particolarmente rispondenti alla vita delle persone di oggi».
Sfogliando le firme delle centinaia di messaggi arrivati emerge il quadro di un pubblico vasto ed eterogeneo: a seguire “Un attimo di pace” e le sue proposte ci sono missionari, religiosi, catechisti ed educatori delle parrocchie padovane e d’ogni parte d’Italia, ma anche professionisti, genitori, persone che si dichiarano distanti dalla pratica cristiana, e, che nelle meditazioni quotidiane, sentono riaffiorare con delicatezza la loro parte più spirituale. Tra i messaggi anche gli apprezzamenti di Paola Bignardi, ex presidente nazionale di Azione cattolica e del regista Pupi Avati, che riceve le meditazioni tutti i giorni.
La proposta di “Un attimo di pace” ha avuto un risalto nazionale anche grazie a Rai 2: la trasmissione Sulla via di Damasco ha dedicato un servizio visibile sul sito www.unattimodipace.it
Successo anche per le “esperienze salvavita” in presenza. Ormai irrinunciabile l’appuntamento al planetario di Padova in compagnia di un uomo che incarna la sinergia tra scienza e fede: don Alessandro Omizzolo, prete diocesano e astronomo della Specola vaticana. Apprezzata la formula pensata per le famiglie: «Sento il fascino del cielo – scrive Flavio – so che anche mia figlia lo coglie. Le meditazioni di don Alessandro mi sono parse molto appropriate, profonde e delicate, capaci di permettere a ciascuno di trovare le proprie risposte nel suo cuore». Molto gradite anche le visite artistiche nel territorio della diocesi: in molti si sono regalati “Un attimo di pace” camminando per la via delle sette chiesette a Monselice e contemplando la pala della Trasfigurazione del Veronese a Montagnana e il crocifisso di Menegazzo a San Paolo in Padova.

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