Domenica la giornata missionaria mondiale: evangelizzatori nel nome della Misericordia

Domenica 23 ottobre si celebra la 90° Giornata missionaria mondiale con un’attenzione particolare al ruolo della donna. Venerdì 28 il Giubileo della missione: religiosi, laici, missionari fidei donum, preti stranieri in Italia attraverseranno la Porta santa al termine di una giornata di preghiera e riflessione per rilanciare la missio ad gentes in tutto il mondo.

Domenica la giornata missionaria mondiale: evangelizzatori nel nome della Misericordia

Doppio appuntamento in questa fine di ottobre per chi vive la priorità della missione: domenica 23 ottobre la Giornata missionaria mondiale e venerdì 28 ottobre il Giubileo della missione.
La Giornata è giunta alla sua 90° edizione. Era infatti il 1926 quando la Pontificia opera della propagazione della fede la istituiva, approvata da papa Pio XI.
“Nel nome della misericordia” è il titolo dell’appuntamento, ovviamente illuminato dalla luce speciale dell’Anno santo voluto da papa Francesco.

Il giubileo – ha scritto il pontefice nel messaggio per questa Giornata – «ci invita a guardare alla missione ad gentes come una immensa opera di misericordia sia spirituale che materiale. Siamo tutti invitati ad “uscire”, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all'intera famiglia umana. In forza del mandato missionario, la chiesa si prende cura di quanti non conoscono il vangelo, perché desidera che tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell'amore del Signore».

Tra gli obiettivi della Giornata c'è quello di educare alla solidarietà, condividendo le necessità materiali delle giovani chiese, attraverso la raccolta di offerte che confluiscono nel Fondo universale di solidarietà tra le chiese, gestito dalle Pontificie opere missionarie.
Papa Francesco nel suo messaggio ha sottolineato come «la chiesa per prima, in mezzo all'umanità, è la comunità che vive della misericordia di Cristo e da questo amore essa trae lo stile del suo mandato, vive di esso e lo fa conoscere alle genti in un dialogo rispettoso con ogni cultura e convinzione religiosa».

In questa azione di testimonianza un ruolo particolare è svolto dalle donne di ogni età.
«Segno eloquente dell'amore materno di Dio – si legge nel messaggio – è una considerevole presenza femminile nel mondo missionario, accanto a quella maschile. Le donne, laiche o consacrate, e oggi anche non poche famiglie, realizzano la loro vocazione missionaria in svariate forme: dall'annuncio diretto del vangelo al servizio caritativo. Le donne e le famiglie comprendono spesso più adeguatamente i problemi della gente e sanno affrontarli in modo opportuno e talvolta inedito».

Non è un caso dunque che il manifesto quest’anno sia dedicato ad una delle icone della misericordia più popolari nel mondo: Madre Teresa, la santa dei poveri che, sorridendo, ci invita a seguire la logica dell’accoglienza, del perdono, della riconciliazione e della speranza. Chi abbraccia questo cammino può arrivare “fino agli estremi confini della terra”, portando la misericordia del Padre nelle periferie geografiche ed esistenziali dell’umanità.

Sempre “Nel nome della misericordia” si svolgerà a Roma il 28 ottobre il Giubileo della missione, organizzato presso il santuario della Madonna del Divino Amore.
L’appuntamento arriva simbolicamente in chiusura del mese missionario e in occasione del primo centenario della fondazione della Pontificia unione missionaria (Pum) da parte del beato padre Paolo Manna. Uomini e donne provenienti da tutte le diocesi italiane, dagli istituti missionari, con tanti laici e giovani, volontari di associazioni, religiosi e religiose di congregazioni che si sono aperti alla missione, famiglie e ragazzi, preti stranieri fidei donum in Italia, tutti insieme attraverseranno la Porta Santa, al termine di una giornata di preghiera e riflessione stimolata dalle testimonianze dei missionari al lavoro nelle frontiere dell’evangelizzazione.

Il comandamento di Gesù di portare a tutti la gioia del vangelo è al centro di questa iniziativa giubilare.
L’intento è stato quello di coinvolgere tutti in questo anno di Grazia che papa Francesco ha voluto donare alla chiesa e al mondo, rilanciando la missio ad gentes anche attraverso il segno della consegna del mandato a tutti i missionari che partono dall’Italia.
Momento forte del pellegrinaggio giubilare con il passaggio della Porta santa sarà la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della Cei.

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