Esempi di "carità creativa" in diocesi

Diverse le iniziative proposte dalle comunità parrocchiali della diocesi per la terza domenica di Avvento. A fare da filo conduttore è il tema della carità e la volontà di sensibilizzare la comunità su un ambito così delicato, proponendo azioni concrete o momenti di riflessione, coinvolgendo tutte le fasce d'età.

Esempi di "carità creativa" in diocesi

Unità Pastorale della Cattedrale

Nell'unità pastorale della Cattedrale ad esempio, in centro a Padova, l'idea è di far conoscere le attività della Caritas e in particolare del centro di ascolto vicariale: ecco quindi che le offerte delle messe saranno devolute proprio al centro. «Nelle nostre parrocchie – afferma don Umberto Sordo, parroco moderato dell'unità pastorale – c'è un viavai di persone e spesso ci si dimentica di “cosa si fa in parrocchia” o non ci si ferma a pensare che dietro l'attenzione per chi ha bisogno c'è la Caritas. Nella domenica di Avvento ribadiamo quindi che la Caritas c'è e ricordiamo anche che cosa fa».

Unità Pastorale di Zugliano

Questa opera di sensibilizzazione viene proposta anche nell'unità pastorale di Zugliano, dove i volontari, per far prendere consapevolezza alla comunità e anche per proporre qualcosa di concreto, hanno pensato ad un cammino, molto semplice, condiviso dalle tre parrocchie: «La prima domenica di Avvento – spiega don Daniele Vignotto, parroco dell'unità pastorale, insieme a don Alessandro Spiezia, parroco moderatore – abbiamo spiegato cos'è la Caritas, la seconda invece abbiamo presentato l'esperienza di accoglienza dei richiedenti asilo. A Centrale infatti abbiamo quattro famiglie nigeriane con bambini. Infine la terza proponiamo una colletta straordinaria a sostegno del Centro di ascolto. Nella nostra zona il sostegno maggiore è proprio l'ascolto, abbiamo infatti circa 400 colloqui all'anno e puntiamo in particolare all'educazione nella gestione economica e familiare, in alcuni casi un po' latente o carente».

Parrocchie di Camin e Granze

Il concreto, o meglio come suggerisce papa Francesco, l'aiuto con i fatti e non a parole, caratterizza anche le proposte avviate dalla parrocchia di Camin e Granze. «C'è la raccolta viveri, la colletta – spiega don Ezio Sinigaglia, il parroco – ma anche il pranzo per le persone sole e anziane della comunità organizzato il 16 dai ragazzi di quinta elementare, con i genitori. Inoltre suggeriamo di invitare il giorno di Natale qualcuno che è solo oppure di donare il corrispettivo. Sono belle testimonianze di accoglienza che vengono vissute con entusiasmo dai ragazzi».

Camponogara

Il comitato di Venezia della Croce rossa italiana invece è presente domenica 17 con una postazione a Camponogara, davanti alla chiesa, dalle 8.30 alle 12.30 per la raccolta di coperte o sacchi a pelo in buono stato per sopperire all'emergenza freddo e aiutare chi non ha un tetto sotto cui dormire. L'iniziativa, che rientra fra le attività della Croce Rossa, si svolge proprio con la terza domenica di avvento: «è una coincidenza – spiega don Jean De Dieu Harelimana, cappellano di Camponogara – e come parrocchia abbiamo dato disponibilità. Solitamente si faceva una raccolta per i poveri, condivisa con tutto il vicariato che è stata rimandata a gennaio. Domenica 17 invece la Caritas vicariale propone il pranzo di fraternità, a santa Maria assunta. Un pranzo solidale che è opportunità per rafforzare una relazione con le persone povere, che vivono momenti di bisogno, mettendosi al servizio degli altri».

Unità Pastorale di Canove

Nell'unità pastorale di Canove invece il pensiero è rivolto alle persone in difficoltà con il lavoro: la proposta infatti per la comunità è di donare quanto raccolto durante la messa al Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro, già presente e attivo nel territorio, ma ancora poco conosciuto. «L'idea di fondo – spiega don Nicola De Guio, il parroco – è di sensibilizzare il territorio con volantini, messaggi e riflessioni, su ciò che è stato fatto, quanto è stato raccolto, il coinvolgimento delle persone. La proposta, già partita l'anno scorso, quest'anno viene ripetuta visto che è ancora emergente il tema del lavoro ed è necessario tenere alta l'attenzione, non solo per i diretti beneficiari, ma anche per richiamare le istituzioni, le imprese o i privati che potrebbero essere coinvolti. Inoltre c'è stata una buona risposta da parte della comunità. È un guardare a chi ha bisogno al di là delle necessità della propria parrocchia».

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