Fiesso d'Artico. La comunità è in festa da domani al 12 giugno

Non semplicemente una sagra, ma una festa dal carattere tipicamente cristiano. Così don Massimo Donà, il parroco, presenta i dodici giorni che la comunità si appresta a vivere in questo inizio giugno. Sul palco tra gli altri i De Esperanza e fra Leonardo Civitavecchia.

Fiesso d'Artico. La comunità è in festa da domani al 12 giugno

Fiesso d’Artico, ridente paese nel cuore della Riviera del Brenta tra Padova e Venezia, si appresta a vivere dall’1 al 12 giugno alcuni giorni di festa comunitaria.

«La nostra non è una sagra – sottolinea il parroco, don Massimo Donà – non ci sono giostre, al massimo una lotteria di beneficenza, e persino la tavola calda è solo un’occasione per stare insieme. Non una sagra, ma un autentico momento di festa parrocchiale, per le famiglie e la comunità».

La chiesa di Fiesso d’Artico ospita, è bene ricordarlo, da 15 anni l’adorazione perpetua eucaristica, una manifestazione di fede genuina, vero faro spirituale della comunità ed è, forse, da quello spirito di fede che si è tratta ispirazione per organizzare un’occasione per gioire insieme di quello che di buono la comunità ha da offrire. Oltre alle numerose iniziative ludiche e alle iniziative sportive amatoriale negli spazi della parrocchia, una menzione particolare va fatta per il grande raduno dei motociclisti di sabato 10 giugno con conseguente benedizione delle moto da parte del parroco: un’occasione di fede unica, quasi quanto è il ricco cartellone di concerti di musica cristiana che caratterizza le serate di festa.

Ecco perciò che oltre all’immancabile stand gastronomico dove tutta la grande famiglia fiessese si potrà radunare per le cene conviviali, vengono organizzati altri eventi per coltivare ancor di più lo spirito autenticamente cristiano e gioioso della manifestazione. Sul palco trovano posto, tra gli altri, Marco Tanduo & friends con i loro live di musica cristiana il 3 giugno, i De Esperanza il successivo giovedì 8 e la splendida voce di fra Leonardo Civitavecchia per Il Mondo canta Maria nella serata conclusiva del 10 giugno.

«Per noi è importante sottolineare l’aspetto cristiano e di dialogo di questa occasione di festa – continua don Massimo Donà – Non mancheranno i momenti di incontro con i padri carismatici durante la giornata di domenica 11 giugno e le celebrazioni liturgiche. Quest’anno però abbiamo dovuto rimandare la consueta festa dei popoli, occasione a noi molto cara, perché i nostri amici di fede musulmana sono in ramadan, ma ci siamo ripromessi di ritrovarci insieme tra qualche mese»

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