Fratelli in Cristo oltre ogni differenza dottrinale

Martedì 16 maggio gli universitari della Fuci e i ragazzi del gruppo giovani della Chiesa evangelica metodista di Padova si sono incontrati per una cena insieme e poi una serata ecumenica con la Scrittura al centro. Ecco come tre di loro, due cattolici e un metodista, riflettono sull'esperienza vissuta e sul cammino ecumenico.

Fratelli in Cristo oltre ogni differenza dottrinale

Il tema scelto, “i giovani e la fede”, è stato affrontato dai due assistenti spirituali, che hanno proposto una riflessione introduttiva, lasciando poi spazio alla condivisione tra i presenti.
La pastora Ulrike Jourdan ha scelto di partire dall’Antico Testamento (Ger 1; 2Cronache 34), soffermandosi sulle figure di due giovani, investiti di responsabilità fin da ragazzi: Geremia il profeta e Giosia il giovane re che ricostruendo il Tempio di Gerusalemme ritrovò il rotolo della Legge.
Con la sua meditazione, la pastora ci ha invitati a lasciarci guidare da Dio e a non temere di essere giovani: Dio ci ha scelto per le persone che siamo, ci parla e ci dona parole “adulte” affinché noi diveniamo suoi testimoni; dice infatti nel libro di Geremia: «Non dire: sono giovane, ma va' da coloro a cui ti manderò e annuncia ciò che io ti ordinerò».

Don Marco Barcaro, riprendendo tre diverse citazioni bibliche (Ger 7,21-23; Sal 81,9 e 14-15; Rom 10,16-17), ha parlato di quanto sia importante l’ascolto della Parola nella vita dei credenti: come scrive san Paolo ai Romani, «la fede viene dall'ascolto». La Parola però, per essere veramente ascoltata e non semplicemente udita, deve essere meditata nel profondo del cuore: citando Agostino, «la fede, se non è pensata, è nulla».

Tanti sono stati gli interventi e le condivisioni di noi giovani, che a partire dalle due riflessioni hanno messo in relazione la Parola e la vita di tutti i giorni di noi giovani.
Negli ultimi giorni, inoltre, dopo un percorso di dialogo durato diversi anni è nato a Padova il Consiglio delle chiese cristiane (nella foto), un organo unico che ha l’intento di formalizzare la collaborazione tra cattolici, metodisti, luterani, ortodossi d’ Italia, di Malta e rumeni.

La nostra speranza è che anche questa nostra esperienza giovanile possa costituire un ulteriore tassello verso l’integrazione tra le chiese e che lo spirito di questo incontro possa soffiare sempre più forte e più lontano.

Impressioni da parte cattolica

Come Fucini padovani, desideravamo da tempo incontrare dei nostri coetanei (e concittadini!) di altre confessioni cristiane; l’occasione, quest’anno, si è presentata per la ricorrenza dei 500 anni dalla Riforma.
Durante l’incontro sono inizialmente venute alla luce alcune differenze, che ci hanno interrogati… ma che non ci hanno fermati, anzi.

La sensazione, che cresceva in noi man mano che ci conoscevamo e approfondivamo le nostre vite di fronte alla Parola, è che alcuni ostacoli possano divenire trampolini
Non siamo più semplicemente un gruppetto di cattolici o di protestanti, ma tutti insieme dei cristiani in cammino sulla strada di Gesù. Ecco allora che abbiamo sperimentato come si può entrare in una nuova logica, dove ciò che unisce è più di ciò che divide; dove si può imparare dall’altro, che ci mostra qualcosa del volto di Cristo che noi magari avevamo dimenticato; dove, come giovani, impariamo a pregare gli uni per gli altri perché capiamo di essere di fronte alla stessa missione:

Signore, in un’epoca d’indifferenza e solitudine, noi vogliamo «difendere fino all’ultimo la Tua casa in noi» (Etty Hillesum)… E questo lo possiamo fare meglio se impareremo a camminare per mano con i fratelli, con l’entusiasmo e forse anche l’incoscienza che come giovani possiamo rivendicare!

Impressioni da parte protestante

In occasione dei 500 anni della Riforma, un'occasione di incontro ecumenico come quella che abbiamo vissuto con i fucini padovani è senz'altro per noi un motivo di grande gioia e una benedizione. L'ecumenismo da sempre costituisce una delle priorità della nostra chiesa, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, e ciò vale a maggior ragione per i gruppi giovanili.

Si è trattata di un'esperienza per noi molto positiva e arricchente, come poche altre capitate a noi del gruppo giovani della comunità metodista di Padova.
Abbiamo potuto riflettere insieme su un tema fondamentale per noi cristiani di oggi, e la cosa più sorprendente è che le differenze dottrinali sono completamente passate in secondo piano. L'atmosfera che si respirava era di fratellanza, curiosità verso l'altro e voglia di conoscersi senza alcun tipo di pregiudizio.
Nel momento in cui abbiamo meditato sulla Parola, abbiamo potuto notare come la nostra unità in quanto cristiani fosse ben più forte delle nostre differenze. La Parola ci unisce, ci fa sentire come un unico popolo di fratelli e sorelle in cammino verso Cristo. Noi del gruppo metodista speriamo e auspichiamo che questo incontro sia solo l'inizio di un rapporto duraturo che potremmo creare con il gruppo Fuci, all'insegna della fratellanza, della comunione in Cristo e nel rispetto delle differenze.

Federico Tirindelli, giovane metodista

Chiara Sormani Zodo, presidente femminile Fuci di Padova

Giacomo Ghedini, vicepresidente giovani Ac Padova

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