Il Giubileo diocesano dei preti: «Che io ti serva con i fatti»

Festa di san Gregorio anticipata al 17 giugno, quest’anno, per i preti della chiesa di Padova. Che dopo un primo momento all’Mpx, per ascoltare “Racconti di misericordia”, varcano la Porta santa della Cattedrale con il vescovo Claudio. E pronunciano le parole del Barbarigo.

Il Giubileo diocesano dei preti: «Che io ti serva con i fatti»

L’appuntamento del nostro presbiterio in occasione della solennità di san Gregorio Barbarigo viene proposto in questo anno santo della misericordia come un momento giubilare per i preti.

Si inizia con l’assemblea diocesana dei presbiteri, convocati alle 9.15 di venerdì 17 giugno all’Mpx. Ad alcuni che festeggiano gli speciali anniversari di ordinazione e a un prete novello, in un primo momento sarà chiesto di sostare sul proprio ministero come esperienza-attesa di misericordia ricevuta e offerta. Come se quell’esercizio di nostalgie varie – degli anni di formazione, delle varie esperienze parrocchiali e di servizio – che questo incontro tradizionalmente suscita nei preti, sia provocato a trasformarsi in una sorta di “soglia santa”.

Si tratta di fare spazio nel cuore a quella nostalgia che per papa Francesco è un sentimento fondamentale per ogni figlio in cammino verso la casa del Padre misericordioso: «Nostalgia: parola chiave. La nostalgia è un sentimento potente. Ha a che fare con la misericordia perché ci allarga l’anima. Ci fa ricordare il bene primario – la patria da cui proveniamo – e risveglia in noi la speranza di ritornare. E ognuno di noi può cercare o lasciarsi portare a quel punto dove si sente più miserabile. Ognuno di noi ha il suo segreto di miseria dentro… Bisogna chiedere la grazia di trovarlo» (prima meditazione di papa Francesco al recente giubileo dei preti).

In un secondo giro di interventi agli stessi presbiteri sarà chiesto anche di confrontarsi con i cinque verbi (uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare) consegnati alla chiesa italiana dal convegno di Firenze. Sono i verbi che aprono la chiesa tutta allo sguardo misericordioso di Dio sul mondo di oggi, rendendola umile voce per l’annuncio e famiglia di condivisione e trasmissione della fede. Sono quegli stessi verbi che aiutano il prete a sentirsi partecipe della chiesa e a condividerne il cammino. Per questo saranno anche i verbi che accompagneranno il cammino dei ritiri mensili nei vicariati nel prossimo anno pastorale.

Nella seconda parte della mattinata i presbiteri con il vescovo Claudio inizieranno la celebrazione eucaristica con il rito del passaggio della Porta della misericordia, porta principale della Cattedrale, simbolo di Cristo e che rimanda alla porta del cuore misericordioso di Dio. Nella sosta prima dell’ingresso l’invocazione dei presbiteri farà proprie queste parole del Barbarigo: «Benedirò continuamente le tue misericordie, Signore Dio, e piangerò soavemente e tranquillamente le mie miserie. Si facciano dunque, Signore, le mie miserie trono delle tue misericordie». A conferma che proprio i peccati riconosciuti offrono il terreno su cui la misericordia di Dio può piantarsi e portare frutti di vita nuova.

La successiva celebrazione eucaristica si concluderà recandosi processionalmente all’altare di san Gregorio Barbarigo per la venerazione delle sue reliquie. I presbiteri invocheranno la sua intercessione e potranno condividere la gioia di sentirsi incamminati insieme sulle orme di Gesù, con i passi ritmati da questa preghiera del discepolo Barbarigo: «O Padre di pietà, degnati di guardarmi con l’occhio compassionevole della tua misericordia. Che io ti serva con i fatti. E questo sempre: non vi sia mai un momento in cui non ti serva: e ciò senza esitazione, volentieri, gioiosamente, non con tristezza, né per forza, perché Tu ami chi dona con gioia. Né manchi, o fonte di misericordia, il tuo santo sostegno per custodire da ogni avversità i pastori del tuo gregge».

Il momento conviviale che concluderà l’appuntamento si svolgerà in casa del Clero, per festeggiare i dieci anni dalla sua ristrutturazione. Sarà un modo semplice per omaggiare alcuni dei preti che vivono il tempo del riposo dal ministero attivo a tempo pieno e lì risiedono. Lo sguardo misericordioso del Padre ci aiuti a guardare con fiducia a ogni tempo della vita presbiterale.

don Pierluigi Barzon, équipe dell'istituto San Luca

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