In Marocco sulle tracce della fede. A settembre, un pellegrinaggio

Si può viaggiare come curiosi, oppure come ricercatori. E un viaggio può trasformarsi in pellegrinaggio: questa è l'esperienza già vissuta l'anno scorso in Marocco e riproposta quest'anno, dal 19 al 29 settembre, dall'ufficio pellegrinaggi della diocesi di Padova, casa Madonnina di Fiesso d'Artico e Hub.

In Marocco sulle tracce della fede. A settembre, un pellegrinaggio

Può un viaggio trasformarsi in pellegrinaggio? Parte da questa domanda il progetto di itinerari che l'ufficio pellegrinaggi della diocesi di Padova, casa Madonnina di Fiesso d'Artico e Hub hanno ideato proponendo luoghi inusuali al turismo religioso.

«La risposta alla domanda – spiega Marzia Filippetto, direttrice della casa di spiritualità diocesana - sintetizza l'idea del progetto e ci viene offerta da mons. Paolo Doni che ha vissuto con noi l'esperienza del Marocco nel settembre dell'anno scorso. Doni afferma che la domanda si risolve in base all'atteggiamento interiore: si può viaggiare come curiosi, oppure come ricercatori. Il carattere religioso non è dato né dalla visita di luoghi sacri, santuari e chiese, né dalle preghiere e dalle celebrazioni. Non è dato neppure dal fatto che venga proposto dalla parrocchia o dalla diocesi. Ma è dato in primo luogo dall'atteggiamento di ricerca, di ascolto del Dio della creazione e della storia di salvezza; dall'ascolto degli uomini, della storia e della cultura di un popolo. Da qui parte l'idea di scoprire luoghi, città, spazi che sono inusuali al turismo religioso e che possono suscitare delle domande, una ricerca».

Ed ecco quindi i tre viaggi pensati per il 2017-2018: in maggio il pellegrinaggio a Fatima, Santiago de Compostela e Lisbona, per il centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima; in settembre la seconda esperienza in Marocco con il deserto e le sensazioni che suscita; in maggio 2018 lo Sri Lanka, la bellezza della creato, della natura. Il turista può trovare cultura, folklore, arte, usi e costumi, il pellegrino invece può vivere un'esperienza diversa, farsi delle domande, ammirare la bellezza della natura e pensare a come sta vivendo la sua relazione con il creato.

«Le proposte che fa la diocesi di Padova – afferma don Massimiliano Zoccoletti, direttore dell’ufficio pastorale tempo libero, turismo e sport – riunite nel progetto Hub si suddividono in due filoni: il turismo legato alle strutture ricettive diocesane, ognuna caratterizzata da un propria identità e specificità e il turismo dei pellegrinaggi. Questi ultimi possono essere i viaggi classici, in Terra Santa, Turchia, Fatima, proposti dal vescovo o per eventi particolari o gruppi specifici come quello in Germania per i sacerdoti o quello dei giovani organizzato dalla parrocchia di Vigonza. A questi si aggiungono i viaggi che hanno un contenuto diverso, come quello in Marocco. In tutti questi viaggi c'è una direzione tecnica e l'itinerario è garantito, sicuro e ben organizzato».

In settembre, dal 19 al 29, si parte dunque per il Marocco: “Dai campanili silenziosi al deserto del Sahara, per vivere un’affascinante esperienza di spiritualità”, così è descritto l'itinerario che è guidato da don Andrea Albertin, biblista della diocesi di Padova, don Massimiliano Zoccoletti e Marzia Filippetto. Il viaggio inizia con la scoperta delle coraggiose comunità cristiane nelle città Imperiali di Rabat (nella foto) e Fes, prosegue con Midlet sulla catena montuosa dell’Atlas per incontrare la comunità dei monaci trappisti e frère Jean-Pierre Schumacher, sopravvissuto alla strage di Tibhirine in Algeria nella primavera del 1996, culmina poi con l'esperienza spirituale nel deserto del Sahara. A queste tappe si aggiungono quelle più classiche come Kasbah di Aït Ben Haddou, patrimonio Unesco set del film Il Gladiatore, Marrakech, El Jadida con il suo centro storico portoghese. Tra le dune del deserto sahariano i partecipanti, in gruppi di due o tre persone con, per ciascun gruppo, un dromedario e un cammelliere vivranno l'esperienza meditativa, con la cena nelle tende e il fuoco sotto le stelle. Al deserto segue la visita alle Gole di Toghdra uno dei canyon più spettacolari del mondo per le alte pareti di roccia rosa e grigia.

«In questo viaggio – conclude Marzia Filippetto – il turista trova la novità, esaudisce il desiderio di vedere cose nuove, il pellegrino invece incontra il Signore nei luoghi e nelle persone. L'incontro con le comunità cristiane è molto significativo per noi, ma anche per loro che non si sentono abbandonate; il deserto si presta alla riflessione e alla meditazione e la testimonianza dei monaci lascia il segno. In questi viaggi è sempre presente un biblista o un teologo che approfondisce temi che il paese suscita. I viaggi inoltre sostengono sempre le comunità locali con materiali scolastici o altri beni di necessità».

Per informazioni sul viaggio in Marocco: casa Madonnina, casamadonninapd@gmail.com; cell 3356076046 oppure ufficio pellegrinaggi, don Massimiliano Zoccoletti; cell 333 1742192.

Lodovica Vendemiati

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