La Riforma, 500 anni dopo. Un'occasione di dialogo tra chiese?

Il 31 ottobre 2017 ricorreranno 500 anni dall’evento che, tradizionalmente e simbolicamente, è stato assunto come l’inizio della Riforma protestante: l’affissione da parte di Martin Lutero delle sue 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg. In prossimità di questo anniversario, la Facoltà teologica del Triveneto e l’Istituto di studi ecumenici san Bernardino di Venezia organizzano, tra il 2016 e il 2017, una serie di iniziative per riflettere sul significato che, da parte cattolica, è possibile riconoscere in questo evento e nei processi religiosi, culturali, politici, a esso in vario modo collegati.

La Riforma, 500 anni dopo. Un'occasione di dialogo tra chiese?

Il primo appuntamento, in programma giovedì 26 maggio alle ore 17 a Padova, nella sede della facoltà, proporrà una riflessione sulla questione “2017: occasione propizia di dialogo tra le chiese?”, con interventi di Riccardo Burigana e Placido Sgroi, docenti dell’Ise san Bernardino, moderati da Riccardo Battocchio, docente della facoltà.
«Gli autori cattolici del documento ecumenico Dal conflitto alla comunione. La commemorazione comune luterana-cattolica della Riforma nel 2017 – spiega Sgroi – si sono trovati di fronte a un dilemma: la Riforma del 1517 è solo da commemorare o anche da celebrare? Può un cattolico celebrare i 500 anni di divisione della chiesa d’occidente? È proprio sull’identità della riforma che punta l’interrogativo: se essa aveva come scopo la divisione del corpo di Cristo, ovviamente c’è ben poco da festeggiare. Ma se essa aveva come obiettivo, umanisticamente, il ritorno alle fonti della fede cristiana, e ha effettivamente prodotto questo processo di rigenerazione della fede tanto per i luterani quanto per i cattolici, allora c’è motivo di celebrare insieme, anche in forza del fatto che lo “spirito della riforma”, l’idea di una chiesa in stato di perenne riforma, non ha più abbandonato la cristianità. Certo la cicatrice della divisione resta, non è scomparsa, ma costituisce una indispensabile memoria di come gli esseri umani possano porre ostacolo all’azione dello Spirito, sia a livello individuale che collettivo».

Gli eventi del programma “A 500 anni dalla Riforma protestante. Ripensare l’evento, viverlo ecumenicamente” si muoveranno nell’orizzonte indicato dal citato documento della Commissione bilaterale luterana-cattolica: ripercorrere le vicende del passato con l’intento di costruire una storia comune, riconoscendo errori commessi e intenzioni stravolte, ma anche ricadute positive nella vita di fede di tanti cristiani.
Il percorso, che ha il sostegno del Servizio nazionale per gli studi superiori di teologia e scienze religiose della Conferenza episcopale italiana, comprenderà il convegno annuale della Facoltà teologica, sul tema “Giubileo della misericordia, giubileo della Riforma: una prossimità feconda?” (Padova, 10 novembre 2016) e offrirà due giornate di studio, che si svolgeranno nella sede dell’Ise a Venezia, su: “La nozione di ‘riforma’ e il presente come ‘tempo di riforma’” (Venezia, 23 febbraio 2017) e “Riforma e riforme nel Nordest” (Venezia, 4 maggio 2017).
Tra i relatori di spicco nel panorama internazionale, si segnalano la teologa luterana Elisabeth Parmentier della Facoltà di teologia dell’università di Ginevra, il teologo cattolico James Puglisi del Centro pro unione di Roma e il pastore luterano Jörg Lauster dell’università di Monaco. Tra gli studiosi italiani, Riccardo Burigana, Placido Sgroi, Simone Morandini, Stefano Cavalli (Istituto san Bernardino); Riccardo Battocchio e Luciano Bertazzo (Facoltà teologica del Triveneto); Giovanni Vian (università Ca’ Foscari di Venezia).

Informazioni e programma completo: www.fttr.it

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